La fotografia degli arrivi

Catalogna, Regione di Madrid e Canarie. Si compone così il podio delle destinazioni più gettonate dalla clientela italiana. Da gennaio a marzo, secondo i dati diffusi da Turespaña, la Catalogna ha ospitato 241.294 turisti italiani, a fronte dei 226.879 del primo trimestre 2016: un incremento di 6,4 punti percentuali. Meglio ancora ha fatto Madrid, con un più 12,3 per cento e 136.653 arrivi dalla Penisola. Ma l’inverno è anche la stagione preferita per andare alle Canarie, che portano a casa un incremento di 9,1 punti sull’analogo periodo dello scorso anno.

I dati di Turespaña, però, offrono un’altra preziosa indicazione: gli italiani incominciano a scoprire le regioni meno battute dal turismo di massa. È il caso di Castiglia e Leon, che ha visto quadruplicati gli arrivi italiani, mentre la Cantabria ne ha ospitati il doppio rispetto al 2016 e la Comunità Valenciana il 25,2 per cento in più.

A livello generale il totale parla di 724.139 arrivi contro i 680.864 del primo trimestre dello scorso anno: una progressione di oltre 6 punti percentuali. Segno che la Spagna è ben lungi dall’essere una destinazione turisticamente matura e gli spazi per una crescita della componente italiana sono ancora ampi, soprattutto nei mesi di spalla. “I numerosi collegamenti aerei diretti dall’Italia ci aiutano molto nella nostra strategia di ampliamento della mappa delle mete” commenta Maite de la Torre Campo, direttore dell’Ufficio Spagnolo del Turismo di Milano.

Il 2016 è stato un anno memorabile per il turismo spagnolo. A varcare i confini nazionali sono stati 75,6 milioni di turisti, pari al 10,2 per cento in più rispetto all’anno precedente. Gli italiani sono stati 3.993.289, con una quota di mercato pari al 5,3 per cento.

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