Bocca, Federalberghi: "Ecco perché rischiamo di perdere i big spender"

“Se vengono meno giapponesi è anche colpa nostra”. È polemico Bernabò Bocca, presidente Federalberghi (nella foto), quando parla del calo del turismo nipponico nel Belpaese. “Siamo la destinazione più bella del mondo - incalza -, ma paghiamo un gap infrastrutturale che ci rende meno competitivi dei nostri rivali europei”.

L’accenno è alla mancanza di voli diretti, che ha pesanti ripercussioni soprattutto su un tipo di turista, come appunto quello giapponese, “che ha pochissimo tempo a disposizione. Basti pensare che questi visitatori, così come i cinesi, fanno in media una vacanza di dieci giorni nella quale vedono almeno 5 o 6 mete. Di conseguenza, se non hanno il volo diretto tendono a fermarsi nei grandi hub europei, come Parigi e Londra, e rinunciano alle tappe italiane”.

Nel Sud e nel Centro mete irraggiungibili
Gli albergatori, quindi, perdono notti preziose, considerando l’elevato budget a disposizione di questi turisti. Ma i collegamenti sono carenti anche all’interno del territorio della Penisola: “Penso alle mete anche più turistiche del Sud Italia - continua Bocca -, ma anche a molte del Centro che, pur avendo straordinarie potenzialità turistiche, sono totalmente irraggiungibili”.

Altro problema è quello della mancanza di una piattaforma unica per le prenotazioni: “Non possiamo continuare ad appoggiarci a portali che ci chiedono commissioni anche superiori al 20% - polemizza Bocca -. Occorre avere un punto di riferimento unico per la clientela internazionale”.

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