Alberghi italiani, ecco l'identikit di chi investe

L'Italia piace agli investitori del settore alberghiero. Una realtà che viene percepita come solida, trasparente e ad alto rendimento: ecco quanto è emerso nel corso del workshop 'Valutare e valorizzare gli immobili alberghieri' organizzato da Aica a Milano. Ma chi sono questi portatori di capitali?

Circa il 70% degli investimenti sono cross boarder, quindi non italiani e con logiche di investimento sovranazionali; soltanto il 26% proviene invece dal nostro Paese. Un altro dato importante riguarda la tipologia degli investitori, oltre il 75% sono istituzionali ovvero fondi di private equity, fondi di investimento, etc. e dunque realtà molto strutturate. Come spiega Marco Zalamena, Partner Ernst & Young, "La concentrazione degli investimenti ricade sugli alberghi dove è possibile comprare 'mura e gestione', senza vincoli con il conduttore".

"L'interesse verso il mercato italiano - continua Fabio Braidotti, Head of Hotel Capital Market EY - è giustificato da un ciclo economico positivo e dal potenziale di aree e strutture sulle quali investire pressoché infinito".

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