Federalberghi: “Dal Governo risposte utili, ma resta molto da fare”

“Il decreto approvato dal Consiglio dei ministri offre alcune prime risposte utili a fronteggiare l’emergenza, ma molto resta da fare per salvare l’economia del turismo”. Così Federalberghi sul decreto Cura Italia varato dal Governo per sostenere le imprese nell’emergenza coronavirus.

Gli albergatori hanno accolto con particolare favore la sospensione dei versamenti Iva. “Bene il rinvio dei termini per il pagamento di Iva, ritenute e contributi e l’intervento sui mutui – dice in una nota il presidente Bernabò Bocca (nella foto) - nel sottolineare una situazione drammatica che,  quest’anno vedrà gli alberghi registrare un crollo del fatturato che, secondo gli ultimi dati Cerved, diminuirà di oltre il 70%.” Bocca sottolinea però “una doppia preoccupazione relativa alle varie scadenze che si susseguiranno nei prossimi mesi, in primis per il pagamento di Imu e Tari, e per la sorte degli alberghi che vengono gestite con contratto di affitto o formule simili. Ogni mese, quasi ventimila strutture devono pagare un canone alla proprietà e in questo momento non sono in condizione di farlo”.

Iva e ammortizzatori sociali
Il presidente esprime inoltre apprezzamento per la norma sui voucher che, sottolinea, “realizza un giusto equilibrio tra gli interessi dei clienti e quelli degli alberghi, che in questo momento di crisi di liquidità non avrebbero potuto far fronte alle richieste di restituzione delle caparre”; e per le misure relative agli ammortizzatori sociali. “Offrono copertura a tutti i dipendenti attualmente in servizio e accendono un faro anche sui lavoratori autonomi e sui lavoratori stagionali. In relazione a questi ultimi, sarà necessario chiarire l’operatività della norma, soprattutto in riferimento ai circa cinquecentomila lavoratori del turismo che in un anno normale sarebbero stati assunti tra marzo e luglio e che quest’anno corrono seriamente il rischio di restare al palo”.

Questioni in sospeso
Restano però ancora aperte alcune questioni. “Mancano all’appello due misure importanti, che erano state preannunciate – dice -: una forma di ristoro per le aziende danneggiate dalla crisi e un incentivo agli italiani che effettuano le vacanze in Italia. Si tratta di passaggi fondamentali per consentire al sistema di fronteggiare una situazione drammatica e per iniziare a programmare il ritorno alla normalità, facendo leva sulla clientela italiana, che storicamente costituisce il nostro primo bacino di riferimento”.

Federalberghi assicura comunque piena collaborazione con il Governo e le forze parlamentari “per migliorare i contenuti del decreto”.

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