Confindustria Alberghi: “Pronti a ripartire, ma serve chiarezza”

“Gli alberghi sono pronti a ripartire”. In attesa di disposizioni chiare a livello nazionale, Confindustria Alberghi si dice fiduciosa dopo le dichiarazioni del premier Giuseppe Conte sulle prossime vacanze estive.

“Finalmente un segnale di fiducia – scrive l’associazione degli albergatori in una nota -, la dichiarazione di Conte che guarda alla possibilità degli italiani di poter andare in vacanza questa estate, pur nel rispetto delle esigenze di distanziamento sociale e con le quali dovremo convivere ancora per un po’ di tempo”.

Un segnale forte, secondo Confindustria, dopo giorni di incertezza. “In queste settimane alcune proposte, come quelle dei box in plexiglass o degli igloo sulla spiaggia, hanno contribuito a creare ansia e preoccupazione tra le persone che guardano con speranza all’idea di tornare a viaggiare”.

Al lavoro per la sicurezza
Le strutture sono già al lavoro per raggiungere gli standard di sicurezza disposti dall’Oms in materia di prevenzione. “A fine marzo l'Oms ha diffuso un documento specifico per il settore alberghiero in cui ha fornito indicazioni chiare per lo svolgimento dell'attività in sicurezza e le relative misure da assumere da parte degli operatori. Vogliamo sottolineare che le aziende sono già impegnate nell’adeguamento delle strutture per implementare operativamente il servizio necessario ad un progressivo ritorno ad una ‘normalità’ in cui, pur nel pieno rispetto delle esigenze di  distanziamento sociale, sia possibile recuperare la quotidianità delle nostre vite che hanno anche bisogno, tanto più oggi, di ritrovare un equilibrio psicofisico che i mesi di chiusura forzata in casa hanno messo a dura prova”.

Chiarezza
Quello che serve ora, secondo Confindustria Alberghi, è una posizione chiara a livello nazionale per ripartire. “Allo stato attuale eventuali ‘fughe in avanti’ di singole Regioni potrebbero generare confusione agli occhi degli ospiti e dei cittadini poiché la logica di misure diverse, da località a località, finirebbe per minare la credibilità delle destinazioni con conseguenze disastrosa sulla reputazione delle stesse. L’esigenza di quello che abbiamo ormai imparato a chiamare distanziamento sociale, accompagnerà i prossimi mesi, ma chiarezza e condivisione saranno fondamentali per garantirne la piena applicazione”.

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