Flessibile, smart e iperconnesso: l’hotel del futuro secondo Gabetti

Uno spazio liquido e poliedrico in grado di fornire servizi innovativi e di creare negli ospiti l’effetto wow, personalizzando le proposte a seconda delle esigenze dell’ospite prima ancora che inizi la vacanza. È questo l’hotel del futuro, come racconta Hotelmag, secondo il report che Gabetti Hospitality & Leisure ha presentato oggi nel corso di TTG Travel Experience e che è stato realizzato con il supporto dell’Osservatorio Federalberghi.
 
“Se c’è una cosa che questa pandemia ci sta insegnando – spiega Emilio Valdameri, head of hospitality and leisure Gabetti Agency – è che stiamo vivendo un periodo di forte discontinuità, da cui dobbiamo ripartire per ricominciare a intercettare la clientela. La domanda subirà una trasformazione completa, con un aumento della domanda in bassa stagione, nei giorni infrasettimanali e per gli short break”.
 
In questo quadro il concetto di hotel va rivisto totalmente nell’ottica di una sempre maggiore customizzazione dei servizi, anche grazie alla tecnologia. “L’albergo dovrà saper prevenire le esigenze dei clienti lavorando su database sempre più accurati e dovrà essere in grado di interagire con l’ospite ancor prima che arrivi lavorando da remoto”.
 
Personalizzazione, dunque, ma anche flessibilità grazie a spazi modulabili e camere funzionali, ipertecnologiche e iperconnesse che potranno trasformarsi in ogni momento in luoghi di lavoro: “La distinzione tra leisure e business sarà sempre più labile – osserva Vadameri – e gli hotel dovranno attrezzarsi anche per lo smart working”.

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