I gruppi alberghieri a Conte: "Aiuti seri, settore a rischio"

Sono 19 e rappresentano i principali operatori del sistema alberghiero attivi in Italia italiano, da Starhotels a Planetaria Hotels, dal Gruppo Una ad Accor, da Marriott a Club Med, da HNH Hospitality a TH Resorts.

Hanno preso carta e penna per una lettera aperta a Conte, Franceschini e Patuanelli su un tema sempre più spinoso: quello delle misure di ristoro che, spiegano, non sono adeguate alle significative perdite della filiera.

"Provvedimenti risibili"
“Nessun altro comparto – precisano - ha registrato un disastro economico paragonabile a quello che stiamo vivendo e i provvedimenti previsti appaiono risibili, in particolare per gli operatori di medie e grandi dimensioni”.

Le misure contenute nei vari provvedimenti degli ultimi nove mesi e i Decreti Ristori si rivelano, secondo loro, profondamente insufficienti rispetto alla crisi, considerando il fatto che, come sottolineano, “a oggi il 95% dei fatturati, dei capitali investiti e dei posti di lavoro delle nostre filiere risulta a rischio”.

Allo stesso modo lamentano come la Legge di Bilancio 2021 e il piano nazionale Ripresa e Resilienza - PNRR non presentino interventi adeguati a un settore trainante dell’economia italiana che, spiegano, “contribuisce a produrre il 13% del Pil nazionale e a creare oltre 4 milioni di posti di lavoro”.

Pari dignità a tutte le imprese
Il messaggio al Governo è chiaro: tutte le imprese italiane, grandi e piccole, in qualsiasi settore operino, e quindi anche nel turismo, meritano pari dignità̀. Per questo chiedono a gran voce un supporto serio da parte dell’Esecutivo, con strumenti finanziari e contributi che consentano di limitare le ripercussioni della crisi e di provare a ipotizzare un futuro di ripresa.

“Invochiamo - concludono - l’applicazione dell’articolo 107.2.b del Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea, che consente il ristoro totale dei danni subiti per effetto di eventi eccezionali, come appunto il Covid-19”.

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