Intesa Sanpaolosostiene il turismo: 3 miliardi per il ‘green’ e il caro bollette

Superato lo stop della pandemia, è ora il turno delle bollette monster ad affliggere le imprese del turismo. Un problema che sicuramente riguarda tutto il mondo produttivo, ma che su un sistema come quello turistico, in faticosa uscita da un momento drammatico come quello vissuto negli ultimi due anni, rischia di far collassare un cospicuo numero di imprese. Per affrontare questa situazione, l’occhio si rivolge alle banche.

“Riteniamo doveroso sostenere con nuove misure anche straordinarie le esigenze di liquidità dei nostri clienti per fronteggiare l’improvvisa compressione dei margini operativi e allo stesso tempo continuare a stimolare nuovi investimenti, anche grazie alle garanzie pubbliche previste dallo Stato” dice Anna Roscio (nella foto), executive director sales & marketing Imprese Intesa Sanpaolo, a margine di un panel dedicato al Turismo sostenibile nell’ambito di Futura Expo 2022, tenutosi a Brescia dal 2 al 4 ottobre con la partecipazione del Gruppo Intesa Sanpaolo.

Il gruppo bancario ha già messo complessivamente in campo 12 miliardi per fronteggiare la crisi dell’energia: in queste settimane, ha avviato un nuovo plafond da 2 miliardi di euro in aggiunta ai 10 miliardi annunciati a giugno per favorire investimenti in energie rinnovabili e permettere alle aziende di affrontare i rincari energetici.

Finanziamenti agevolati
Nell’ambito del plafond di 2 miliardi, il Gruppo ha previsto specifiche linee di intervento a favore delle imprese: finanziamenti a condizioni agevolate con il supporto delle garanzie del Fondo Centrale e di Sace come previsto dal Dl Aiuti e destinati alla copertura dei costi incrementali, consentendo di far fronte al pagamento delle bollette con diluzione dei pagamenti fino a 36 mesi, con 1 anno di pre-ammortamento. Su richiesta inoltre, sarà possibile attivare la sospensione delle rate dei finanziamenti in essere (quota capitale) per un periodo fino a 24 mesi.

Contrasto al caro ernergia
L’iniziativa si affianca alla misura straordinaria da 10 miliardi annunciata a giugno sempre relativa ai fabbisogni di energia delle imprese, che si pone un obiettivo sfidante: favorire l’indipendenza energetica diversificando le fonti con particolare attenzione al fotovoltaico. In questa operazione Intesa Sanpaolo è affiancata da Sace. “La complessità dello scenario attuale ha evidenziato i rischi della dipendenza dalle fonti di energia tradizionale e la necessità di una diversificazione – dice ancora Roscio -. Abbiamo messo a punto quindi un’azione concreta per accelerare la transizione del nostro tessuto produttivo e, grazie all’intervento di Sace, intendiamo fornire alle nostre imprese clienti gli strumenti più innovativi per offrire loro dei benefici economici diretti facendo leva su autoproduzione e autoconsumo di energia”.

Tali iniziative non sono riservate alle sole imprese del turismo, ma sono accessibili anche a loro. Sul turismo nello specifico, Intesa Sanpaolo ha stanziato 3,2 miliardi: di cui 2 già erogati nel corso della crisi sanitaria.

Risorse per il turismo
Alla fine del 2021, il Gruppo Intesa Sanpaolo ha rinnovato il proprio supporto al rilancio del settore turistico con un intervento da 1 miliardo per favorire gli investimenti lungo la direzione del turismo sostenibile e affiancare le aziende del comparto nel cogliere le opportunità del cambiamento. “Il turismo – continua Roscio - è stato inevitabilmente uno dei settori più esposti alla pandemia. Sin da subito abbiamo offerto il nostro sostegno mettendo a disposizione 2 miliardi di euro per far fronte alle immediate esigenze di liquidità delle imprese oltre ad aver introdotto una sospensione specifica per il settore sui finanziamenti in essere fino a 24 mesi dell’intera quota capitale.  Oggi è tra i principali driver che guideranno la ripresa del Paese ed è per questo che abbiamo ideato, nell’ambito del Programma Motore Italia lanciato a marzo 2020, nuove soluzioni di finanziamento per favorire le Pmi che intendono mitigare il proprio impatto ambientale attraverso investimenti volti alla riqualificazione e al miglioramento della classificazione alberghiera”.

Riqualificazione
All’inizio di quest’anno, Intesa Sanpaolo ha lavorato in accordo con le principali associazioni di categoria del comparto per una serie di misure che guardano alla riqualificazione delle strutture ricettive, prevedendo un ulteriore intervento di ampliamento del plafond a 1,2 miliardi con soluzioni di finanziamento per la riqualificazione delle strutture e un meccanismo di premialità in termini di riduzione del tasso applicato. Stesso discorso per quanto riguarda la riqualificazione energetica. Con l’innalzamento del plafond effettuato a inizio di quest’anno, inoltre, si è aperto uno spiraglio per un’iniezione di liquidità per le imprese.  “Il nostro obiettivo – conclude Roscio -, comune alle linee guida del Pnrr, è favorire la sostenibilità e la circolarità che questa industria ha già insite, per agevolare una nuova proposta di ospitalità più efficiente per i bilanci delle imprese e di maggiore salvaguardia per l’ambiente che ci circonda”.

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