Lazzarini, Omniae la rinascita romana: ‘Ma il last minute è ancora un problema’

Tante conferme, alcune gradite sorprese e, sullo sfondo, qualche nube che potrebbe rendere complicato anche  2023 appena iniziato. È lucida l’analisi di Francesco Lazzarini (nella foto), ceo di Omnia Hotels, che non nasconde la soddisfazione per un 2022 quasi ai livelli pre-pandemici ma, allo stesso tempo, tratteggia un quadro non privo di incertezze per l’immediato futuro, tra nodo del personale e tendenza ormai quasi strutturale al last minute.

Un trend che sta diventando abitudine
“Il 2022 – racconta – si è chiuso con un fatturato superiore di 30 punti percentuali al budget: un risultato eccezionale, se si considera la stagione ridotta e la grande fatica ad adattarsi a un last minute portato a eccessi mai visti prima”. E sì, perché sono ormai lontanissimi i tempi in cui il viaggio in Italia si pianificava con largo anticipo, anche fino a sei mesi prima. “Ora - lamenta Lazzarini - la booking window si è accorciata, dall’estero, a 15-20 giorni, mentre per il mercato italiano arriviamo anche a dover pianificare meeting ed eventi dal venerdì al lunedì successivo". Un impegno veramente oneroso dal punto di vista gestionale per un trend che, ormai, rischia di diventare di fatto strutturale.

La sorpresa americana
Al netto di questa problematica, però, la stagione romana è tornata a rifiorire, con il riaffacciarsi degli americani “che, a sorpresa, ormai sono ai livelli del 2019” sottolinea Lazzarini, ma non solo: “Stiamo registrando l’interesse crescente anche degli australiani e dei sudamericani, mentre tra i bacini nuovi posso annoverare quello scandinavo e, tra le conferme, quella dei tedeschi”.

Il nodo del personale
Una domanda che cresce, dunque, e che richiede servizi efficienti e personale preparato. Ed è proprio quello del personale uno dei nodi che ha caratterizzato lo scorso anno e che non sembra destinato a sciogliersi nemmeno nel 2023: “Nelle nostre sette strutture abbiamo 180-200 dipendenti circa e ogni volta che dobbiamo sostituire o integrare lo staff ci sono problemi – spiega il ceo -. Oltre a scontare lo scarso appeal del nostro settore, ci ritroviamo a fare i conti con un ambito scolastico dai programmi superati e obsoleti e il risultato è la mancanza di personale adeguatamente formato a tutti i livelli, anche a quelli intermedi, non solo manageriali”.

Le linee operative
Da qui la necessità di fare in-house training – “se ne occupano i responsabili di reparto” spiega il ceo -, ma anche la precisa volontà di incentivare il personale a restare motivandolo ogni giorno: “Prevediamo benefit periodici – sottolinea Lazzarini – e alla fine del 2022 abbiamo dato come welfare un premio a tutto lo staff, per un totale di 120mila euro: una logica e naturale condivisione dei risultati raggiunti, sulla scia di una filosofia aziendale che fa del personale la risorsa più preziosa per il nostro gruppo”.

Le novità
Gruppo che, sul fronte del prodotto, apre un anno ricco di novità a cominciare dal Rose Garden Palace, il boutique hotel a pochi passi da via Veneto che riaprirà completamente ristrutturato a soli due anni dall’acquisizione: dopo il restauro della facciata i lavori si sono spostrati all'interno, con un programam che sfocerà in un nuovo look nel design e negli arredi, sia nelle camere che in tutte le aree comuni, con particolare attenzione al giardino interno.

Lavori in corso anche allo Shang Shangri La Roma Eur che, dopo il completo restyling della struttura attuale, vedrà la realizzazione di un centro congressuale da 1.500 mq, insieme ad ampi spazi all’aperto, dove in futuro sorgerà anche una piscina.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana