Bocca, Federalberghi: "Cinquantamila posti a rischio nel settore"

"Bisogna fermare l'emorragia di lavoratori con misure straordinarie, perché sono a rischio 50mila posti nel settore". A lanciare l'allarme è Bernabò Bocca (nella foto), presidente Federalberghi, durante la 62esima assemblea della federazione, a Taormina.

Leggendo i dati sull'occupazione relativi al primo trimestre 2012, il presidente degli albergatori evidenzia un calo occupazionale del 2,5 per cento, con un decremento dei contratti a tempo indeterminato e determinato rispettivamente del 2,3 e del 2,7 per cento.

"Se pensiamo che negli ultimi 10 anni la crescita dei lavoratori dipendenti è stata a doppia cifra - riflette Bocca -, abbiamo la misura di quanto la crisi stia mettendo a rischio la nostra forza lavoro". Ad aggravare le cose, secondo il presidente, una riforma del lavoro che danneggia la flessibilità in entrata, "penalizzando fortemente le attività turistiche".

Il ddl Monti-Fornero sul mercato del lavoro è, quindi, nel mirino dei vertici di Federalberghi, che lo giudica colpevole di generare nuovi aggravi senza valutare le caratteristiche di un sistema turistico legato alla stagionalità.
"Contestiamo soprattutto l'incremento dell'1,4 per cento sui contratti a tempo determinato - afferma Bocca -, perché nel turismo questi non rappresentano una forma di precariato, bensì una peculiarità".

A rispondere alle istanze presentate, il viceministro del Lavoro, Michel Martone, a cui Bocca chiede di apportare modifiche al ddl. Conciliante la replica di Martone, secondo cui la riforma non è conclusa, ma aperta ai cambiamenti generati dal dialogo con le parti sociali. "Condivido l'importanza delle richieste presentate oggi - conclude Martone - e me ne farò portavoce".

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