Turismo enogastronomico, per l'Italia business da 11 miliardi di euro

Considerato un settore di nicchia fino a poco tempo fa, il turismo enogastronomico è il nuovo trend del momento.

E la buona notizia è che l'Italia gioca in pole position a colpi di Dop, Doc, Docg e Igp, un patrimonio in grado di attirare turisti da tutto il mondo e generare un giro d'affari di 11 miliardi di euro. Che potenzialmente potrebbero essere molti di più.

A tratteggiare le nuove tendenze di settore sono stati i 70 buyer giunti a Stresa da 23 Paesi per la 16esima edizione di Biteg, la Borsa internazionale del turismo enogastronomico organizzata in collaborazione con TTG Italia. Olandesi, tedeschi, americani, canadesi, finlandesi, polacchi: la Penisola è stata promossa a pieni voti ma ci sono ancora molti margini di miglioramento.

"I nostri clienti non si accontentano più di mangiar bene, ma chiedono corsi di cucina, visite nelle tenute vinicole o nei caseifici", chiarisce Josje Van oostrom, titolare della olandese Profondo Reizen. La tedenza, infatti, aggiunge Minna Manninen, titolare della finlandese Bussi-Manninen, "è andare nei luoghi dove si produce formaggio, cioccolato, pasta o il vino".

Fondamentale però, sottolinea Michaelanne Chapel, senior sales consultant di Select Italy con sede a Chicago, "sono le strutture ricettive: gli americani amano raccogliere uva e olive, ma quando vanno in camera vogliono servizi a cinque stelle".

Oriana Davini

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