Regioni, lo spettro della fascia gialla: ecco chi rischia di più

La prima ha il tasso più alto di occupazione di posti letto sia per le rianimazioni (5%) che nei reparti ordinari (8%). La seconda, invece, si colloca al 4% in entrambi i reparti.
Sono la Sicilia e la Sardegna le regioni che, a causa di questi dati, presentano la situazione più a rischio per quanto riguarda le infezioni da Covid-19.

Dalla scorsa settimana, infatti, in base ai nuovi parametri adottati dal Governo per retrocedere di fascia si guarda prevalentemente all’occupazione dei posti letto negli ospedali. Per passare in fascia gialla, dunque, come spiega Il Sole 24 Ore, oltre all’incidenza dei 50 casi settimanali ogni 100mila abitanti bisogna dunque oltrepassare sia il 10% dei posti occupati nelle terapie intensive, sia il 15% negli altri reparti.

Otto regioni sotto osservazione
Allo stato attuale sono otto le regioni che hanno un’incidenza di contagi settimanali sopra quota 50. E perciò candidabili in teoria alla zona gialla. Si tratta di Sardegna (125), Veneto (89), Lazio (87), Toscana (87), Sicilia (76), Umbria (75), Emilia Romagna (70) e Liguria (54).

Tra queste, poi, Sicilia e Sardegna hanno tassi di occupazione più alti nelle rianimazioni. Meno problematica la situazione di Lazio, Emilia Romagna e Liguria.

In ogni caso non è prevista alcuna retrocessione di fascia, almeno fino a Ferragosto.

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