Haddad, Marocco: "Riusciremo a contenere il calo"

La flessione a fine anno ci sarà, ma sarà contenuta, nell’ordine di uno o due punti percentuali. A fornire questa stima è Lahcen Haddad, ministro del Turismo del Marocco (nella foto), che non nasconde le difficoltà del Paese a tornare ai livelli di arrivi record del 2013, ma getta acqua sul fuoco.

“Il calo più preoccupante - dice - è quello dei francesi, diminuiti a oggi del 15 per cento rispetto al 2014. Una cifra pesante per noi, dal momento che la Francia ha fornito al Marocco, lo scorso anno, 1,8 milioni di visitatori; tuttavia i segnali positivi ci sono”. Se, infatti, il numero di turisti francesi provenienti dalle agenzie di viaggi è sceso del 30 per cento, le componenti britannica e tedesca risultano invece in aumento: “Un indicatore positivo - spiega il ministro -, anche se questi Paesi rappresentano mercati più piccoli rispetto, ad esempio, a Francia e Spagna”.

Intanto il fronte della ricettività sembra, per ora, reggere bene all’impatto della crisi: “Non abbiamo alberghi in chiusura - sostiene Haddad -, ma non abbiamo certo un alto indice di occupazione. Il toc è, infatti, a circa il 45 per cento, anche se ci sono piazze che stanno soffrendo maggiormente, come ad esempio Marrakech”.

Lo scorso anno il Marocco ha ricevuto 10,3 milioni di turisti, a più 2 per cento sul 2013, per un totale di 6 miliardi di dollari di entrate valutarie derivanti dal comparto.

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