Iata e Oms concordano: contro il virus chiudere i confini non serve

Le azioni dei governi europei per contrastare la variante Omicron non convincono le compagnie aeree, che anzi polemizzano con loro accusandoli di accentuare la paura dei cittadini, reagire in modo eccessivo e promuovere inutili misure restrittive alle frontiere, invece di consentire ai passeggeri di decidere in autonomia, sulla base di informazioni chiare e veritiere.

"Non possiamo chiudere tutto ogni volta che esce una nuova variante" ha detto il ceo della Iata Willie Walsh in una conferenza stampa, aggiungendo che i divieti di viaggio frettolosi hanno penalizzato paesi come il Sudafrica.

Divieti inefficaci
A dare manforte alla Iata è l’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, che afferma come i divieti di viaggio per controllare il Covid-19 siano inefficaci e non fermeranno Omicron. Poiché la nuova variante si diffonde più velocemente della Delta per l'Oms solo i vaccini e l'uso delle mascherine potranno aiutare a frenarla.

Hans Kluge, direttore regionale dell'Oms per l'Europa, ha affermato che i divieti di volo non hanno funzionato e sono arrivati troppo tardi "perché Omicron è già ovunque". Catherine Smallwood, responsabile delle emergenze presso l'Ufficio regionale dell'Oms per l'Europa, ha osservato – come riporta Preferente - che 43 Paesi della regione europea hanno imposto restrizioni di viaggio a causa di Omicron. "I focolai di malattie vanno contenuti alla fonte, non ai confini - ha aggiunto durante la conferenza stampa -. E i divieti di viaggio non sono efficaci nel prevenire la diffusione della malattia".

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