Mauritius: "Al lavoro con il trade per ritornare a crescere"

Dopo la riapertura del 1º ottobre, Mauritius ha via via rivisto il proprio protocollo Covid semplificando le procedure d’ingresso. Da marzo, infatti, è sufficiente effettuare un tampone all'arrivo. “Il 60% della nostra popolazione ha già ricevuto la terza dose - sottolinea Arvind Bundhun, direttore di Mauritius Tourism Promotion Authority (nella foto) -. Sono pochissimi i turisti ad aver contratto il virus nel nostro Paese, ma senza alcuna ospedalizzazione”.

"Il turismo si sta riprendendo"
I mercati principali per la destinazione rimangono quelli dell'Europa occidentale, tra cui l'Italia con un numero di visitatori sempre crescente e buone prospettive per il futuro. “Il turismo si sta riprendendo e se ci fosse un volo diretto come in passato i numeri potrebbero aumentare”.

Obiettivo resilienza, ma anche diversificazione. Mauritius posa lo sguardo su Medioriente, Sud Africa ed Europa del Nord, mercati verso i quali convergono gli investimenti.

"Mauritius è sicura"
La presenza in Bit di Mtpa significa voglia di restare in contatto con i tour operator; come sottolinea Bundhun il desiderio è far capire che Mauritius è sicura, e che soprattutto è forte il desiderio di lavorare col trade in vista delle nuove aperture e dei prodotti da proporre ai viaggiatori.

“Abbiamo tanti progetti in pipeline - conclude -. A dicembre, per esempio, ha aperto il Lux Grand Baie e ancora, nei prossimi due anni, arriveranno delle new entry nell’hospitality accompagnate altresì da importanti rinnovamenti di strutture già esistenti”.

Gaia Guarino

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