Argentina, il turismo internazionale riparte

Il turismo in Argentina è lentamente ripartito. A cambiare però sono gli asset dei mercati incoming, una modifica imposta dai lunghi mesi di blocco dei collegamenti aerei internazionali, che ora stanno finalmente riprendendo anche dall’Italia, grazie ai voli programmati da Ita Airways e Aerolineas Argentinas.

Lento recupero
Da novembre il turismo è ripartito, grazie anche ai protocolli anti Covid - afferma Lucas Delfino, presidente dell’ente del turismo di Buenos Aires -. Ad oggi abbiamo recuperato meno del 50% rispetto al 2019, anno in cui abbiamo ospitato 3 milioni di turisti contro il milione del 2022. I flussi dall’estero sono in generale ancora in affanno, a eccezione degli arrivi dal Brasile, che è il nostro principale mercato, seguito da Stati Uniti e, come new entry in crescita, Canada. Causa guerra sono venuti a mancare i russi, mentre il turismo interno si è mantenuto buono, su numeri simili a quelli ottenuti nel 2019”.

Il recupero più lento sul fronte estero è dovuto anche al ”60% in meno di collegamenti che ora stanno riprendendo, come è il caso del volo diretto di Ita Airways Roma - Buenos Aires. Quella con l’Italia è una rotta fondamentale - sottolinea Delfino -, visto lo stretto, storico rapporto trai nostri due Paesi”.

I segmenti principali
Fra i segmenti principali, “quelli familiare, congressuale, crocieristico soprattutto sulla rotta Ushuaia - Brasile. Grande importanza riveste anche il comparto fieristico: “In quest’ambito ci attestiamo in undicesima posizione  nel mondo e al primo posto nell’America Latina. Cresce poi il turismo di lusso e quello Lgbtqia+ e per il futuro stiamo lavorando per sviluppare i mercati europeo e cinese. Per noi i mesi clou sono quelli invernali, ma puntiamo anche alla destagionalizzazione”. P.T.

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