Il commento del direttore
Remo Vangelista
“Per il 2013 prevediamo un aumento a doppia cifra”. Gobind C. Bhuyan, direttore dell’Ufficio nazionale del turismo indiano, ha fiducia nelle potenzialità del mercato italiano, forte di uno storico che dimostra il costante interesse dei nostri connazionali per il grande Paese.
Il numero di turisti continua, infatti, a salire, se pensiamo che nel 2011 erano più di 100mila e, lo scorso anno, si stima abbiano riportato una progressione oscillante tra il 5 e il 7 per cento. Delhi-Agra-Jaipur, Varanasi, Khajuraho e il Rajasthan restano le regioni più visitate, anche da parte dei turisti europei. “Insieme al Nord America - spiega il direttore - l’Europa è sempre stata un bacino primario, ma ci sono anche mercati emergenti che stanno dimostrando il loro grande potenziale, come Russia, Cina, Sud-Est asiatico, Sud America e Sudafrica”.
Diversi i prodotti su cui si sta concentrando la promozione portata avanti dall’ente: “Le destinazioni classiche del Nord, i tour spirituali, le vacanze all'ìinsegna di wellness e ayurveda, i soggiorni mare e il comparto Mice - prosegue Bhuyan - con l’obiettivo, non solo in Italia ma nel mondo, di proporre il Paese come destinazione continuativa e in grad di assicurare ai turisti non solo viaggi, ma vere e proprie esperienze di vita”. Un obiettivo in linea con il messaggio ‘Trovare tutto ciò che si cerca’, veicolato dalla campagna internazionale 2013 di Incredible India.
Il tutto accompagnato dallo sviluppo di 35 nuovi percorsi turistici supportati da grandi opere infrastrutturali in tutto il Paese e da una forte campagna promozionale su tutti i social network. Importanti novità anche sul fronte dei visti: “Il governo - annuncia Bhuyan - ha introdotto l’application online, velocizzando il processo per ottenerli. Stiamo considerando di espandere il Visa-on-arrival ad altri Paesi, oltre agli undici che già ne possono usufruire".
In Italia l’ente continuerà ad affiancare il trade con piani di formazione, roadshow, supporto brochure, educational e fam tour.
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