Il commento del direttore
Remo Vangelista
“L’Italia è molto più di una somma di destinazioni: è un insieme di motivazioni”. Alessandra Priante, presidente di Enit, racconta così la sua idea di turismo lento e all’aria aperta nella Penisola, un trend in costante crescita e un asset fondamentale per il rilancio territoriale.
“Ogni anno l’Italia raccoglie crescente attenzione internazionale per il turismo outdoor – dice Priante -. Le ricerche condotte da Isnart evidenziano come le motivazioni di viaggio si stiano diversificando: non più solo enogastronomia, ma anche contatto con la natura, esperienze culturali e sostenibili”. In questo contesto, un ruolo strategico hanno i cammini – spirituali, storici, cicloturistici – come vettori di un’esperienza autentica, in grado di connettere bellezza, spiritualità e cultura.
La presidente Enit segnala l’importanza di migliorare la fruibilità dei percorsi, rafforzando l’interattività, la segnaletica e l’integrazione tra territori, nel corso degli Stati Generali del Turismo Sostenibile all’interno del Meet Forum. “I dati parlano chiaro: crescono le presenze nei piccoli borghi, in particolare lungo i cammini, dove l’esperienza di viaggio si trasforma in valore per le comunità ospitanti”.
Tra i punti chiave, anche il richiamo a un approccio sistemico e condiviso. “Serve un’azione di coordinamento interistituzionale e radicale, che permetta di leggere i dati, individuare i trend e comunicare efficacemente l’offerta italiana. Il nostro obiettivo è promuovere un’Italia che non sia solo attrazione, ma racconto di senso, esperienza e sostenibilità”.