Il commento del direttore
Remo Vangelista
Più navi, più isole private, più viaggiatori. Sembra non conoscere fine la crescita delle crociere nei Caraibi e le grandi compagnie di navigazione continuano ad investire, anche a discapito di altri mercati. Uno di questi è il Mediterraneo che, anche a causa dei costi dei voli, gli americani frequentano sempre meno.
Ecco allora che i primi investimenti nella regione caraibica hanno riguardato la creazione di destinazioni esclusive. Royal Caribbean International è tra i marchi che ha investito di più, ed ora punta a raddoppiare. Le sue navi, anche nelle crociere più brevi, raggiungono già la destinazione privata di Perfect Day a CocoCay, alle Bahamas, ma da dicembre aggiungeranno anche lo scalo presso il nuovo Royal Beach Club di Nassau.
Nuove attrazioni e più navi
Se Carnival ha invece inaugurato il suo resort privato a Celebration Key a Grand Bahama il mese scorso, Ncl sta costruendo un parco acquatico sulla sua isola privata, Great Stirrup Cay, la cui apertura è prevista per la prossima estate.
Dopo le location, gli investimenti del futuro si torna a puntare anche sulle navi. Nel 2026 Norwegian Cruise Line Holdings insedierà il 10% in più di navi nei Caraibi rispetto a quest’anno, riducendo la flotta in Europa del 6%. Royal Caribbean, invece, porterà il numero di navi dalle 15 attuali a 17.