I controlli fiscali in agenzia - 1

L’attività delle agenzie viaggi può essere soggetta ai controlli fiscali effettuati dall’amministrazione finanziaria: la stessa Agenzia delle Entrate pubblica sul suo sito le metodologie di controllo che intende applicare quando effettua le verifiche presso i contribuenti, e l’analisi di questi documenti può fornire validi spunti per adottare delle pratiche e procedure che consentano di evitare 'problemi' fiscali in caso di controllo.

A breve, inoltre, questo argomento verrà trattato nel corso del convegno “Agenzie Viaggi: aspetti fiscali” che si terrà presso l’Ordine dei Dottori Commercialisti di Milano il prossimo 7 aprile, dove oltre al sottoscritto interverrà anche il direttore Remo Vangelista.

Ritengo importante, in questo e nei prossimi articoli, evidenziare degli aspetti critici e che spesso vengono trascurati in agenzia viaggi. Su cosa si concentra l’attenzione dei verificatori dell’Agenzia delle Entrate?
Innanzitutto la loro attività si divide in precisi passaggi:
- Fase dell’accesso all’interno dell’agenzia viaggi e raccolta della documentazione
- Raccordo tra documentazione emessa e ricevuta (fatture di vendita e di acquisto), IVA dovuta e relative imposte sui redditi
- Analisi del fatturato e delle operazioni più ricorrenti
- Controlli incrociati con fornitori e clienti (sulla base degli estratti conto recuperati in agenzia)

In cosa consiste la fase dell’accesso all’interno dell’agenzia per la raccolta della documentazione?
I verificatori si concentreranno non solo sulla documentazione contabile, ma anche e soprattutto sulla documentazione extra-contabile tipica delle agenzie viaggi, che fornisce loro un validissimo supporto per conoscere eventuali operazioni non fatturate, e che in altre attività economiche non viene utilizzata: in particolare gli estratti conto (ricevuti dagli operatori, oppure emessi dall’agenzia stessa nei confronti dei clienti o di altre agenzie viaggi), i contratti con gli operatori e le giacenze di cassa.

Come noto le agenzie viaggi svolgono anche l’attività di 'riscossori' per conto degli operatori, cui girano gli importi incassati trattenendosi le relative provvigioni o compensi maturati, e proprio l’entità delle giacenze in cassa nei vari periodi dell’anno costituiscono validissimo indicatore di eventuali diritti o fee maturate sui quali i verificatori si basano per valutare se tutto ciò che doveva essere fatturato (e quindi oggetto di imposte Iva e dirette) è stato debitamente documentato.

Altro fondamentale strumento a disposizione dei verificatori sono i programmi gestionali utilizzati in agenzia: questi infatti contengono molteplici informazioni sulle pratiche gestite e l’agenzia delle entrate ha la possibilità di accedere a tutte le notizie riguardanti le pratiche di viaggio trattate dall’agenzia, oltre a verificare le caratteristiche delle operazioni (ad esempio pratiche al netto o commissionabili, pratiche Ue o ExtraUe, pratiche chiuse – viaggiatore partito – o ancora aperte, ecc.).

È importante quindi, per chi opera in agenzia viaggi, essere consapevole che gli strumenti di lavoro (software, estratti conto, contratti, ecc.) costituiscono un 'libro aperto' per i verificatori e diventa quindi fondamentale avere tutti i documenti fiscali e contabili in regola in relazione alle pratiche lavorate.

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