Resistere, pedalare, resistere

"Una mattina mi sono svegliato, o bella…".

Sì, va bene, smetto. Che son pure stonata.
Ah, buongiorno, popolo di lettori di questo blog. State per fare il ponte? E ditemi, ditemi, dove andrete, cosa farete in questa primavera che sembra finalmente aver preso forza?
Oggi volevo raccontarvi…

“O bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao"…

Si. Ecco. Stavamo dicendo?

Ah, sì. Volevo parlarvi di questo lungo ponte e delle mille iniziative che…

“O partigiano, portami via…"

Sentite. Scusatemi. Non ci riesco.

È il 25 aprile, e l'Italia fa il ponte, sì, ma festeggia. Festeggia la fine di una tremenda guerra e di una ancor più tremenda occupazione. Festeggia la fine di una feroce guerra civile. Festeggia il sacrificio di giovani e vecchi e anziani che hanno combattuto per la dignità, per la civiltà, per la libertà.

Mentre stavo per scrivere questo post, sorridevo.

Mi veniva da pensare ad un amico molto caro, che quando parto con le mie filippiche civil-social-politiche mi prende amabilmente in giro dicendo: "Tu mi ricordi una staffetta partigiana. Sai quelle ragazze in bicicletta, con la gonna svolazzante, gli occhi ardenti e la paura nelle gambe…"

Ecco, in questo ponte vi porto, se volete, a fare le staffette partigiane in bicicletta.

E vi ci porto con la Fiab, la Federazione italiana Amici della Bicicletta, che il 25 aprile e nei giorni intorno organizza 'Resistere, pedalare, resistere: percorsi di liberazione'. È un'iniziativa nazionale su due ruote: in tante città, in tanti paesi di questa bella Penisola tutti sono invitati ad inforcare le biciclette e a percorrere i cammini della Resistenza, in molti casi accompagnati da esperti, storici del territorio, narratori d'occasione.

Da Torino a Lecce, da Roma a Verona a Genova a Bologna, passando per Grosseto che celebra i Martiri d'Istia, tutti in bici in città o nelle campagne, a ripercorrere strade e sentieri, a rendere omaggio, per non dimenticare il sacrificio e il coraggio.

Sono previsti tragitti per tutti i gusti e per tutte le gambe: non c'è bisogno di essere tutti Bartali, che percorse centinaia di chilometri in bicicletta portando documenti falsi.

Un giorno da staffetta partigiana. Un giorno solo. Per guardare il nostro bellissimo Paese e ritrovare, nonostante tutto, l'orgoglio di essere italiani.

twitter @cperoglio

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