Abdalla, Sharm e le agenzie

“Siete voi che dovete aiutarci per fare ripartire anche Sharm el Sheikh”. Emad F. Abdalla è in tour per l’Italia per bussare alle porte delle agenzie di viaggi e per la tappa di Torino il direttore dell’ente per il turismo ha scelto il Museo Egizio per raccontare e spiegare ai dettaglianti della città perché possono tranquillamente ricominciare  a vendere il Mar Rosso e l’Egitto classico.

Abdalla spiega che i tour operator stanno facendo la loro parte, le catene charter si stanno riattivando, ci sono partenze un po’ da tutti i principali aeroporti anche se c’è da lavorare ancora molto nel Sud Italia. Però adesso serve il supporto delle agenzie “perché gli operatori ci dicono che spesso c’è reticenza a proporre Sharm ai clienti, anche quando questi magari la chiedono espressamente”.

Per convincere la platea racconta che sono stati investiti 60 milioni di dollari per innalzare al massimo i livelli di sicurezza in tutti gli aeroporti e che spiagge, suk e resort sono sotto lo stretto controllo delle forze dell’ordine, che presidiano tutti i luoghi turistici. “Ma non dimentichiamo che oggi in nessun Paese del mondo la sicurezza è al cento per cento”, aggiunge.

Per spiegare poi perché è fiducioso nella ripresa che, dice, “è già iniziata”, cita un paio di esempi su tutti: sono tornati gli americani, tanti, e sono tornati anche i vip, e mostra le immagini di Will Smith o Lionel Messi “che sono stati da noi proprio qualche giorno fa”. Poi annuncia l’avvio di una massiccia campagna televisiva a supporto e conclude: “Avevamo più di un milione di italiani ogni anno, nel 2016 sono stati solo 330mila. Ma siamo fiduciosi”. E non smette di sorridere.

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