Un libro e un giaccone

Fantasia e ingegno. Ingegno e fantasia. Smanettando qua e là nel magico mondo del web si continua a scoprire come gli aeroporti stiano diventando sempre più fonte di ispirazione per la creatività degli esseri umani di questo mondo. Come se gli scali possedessero un qualche elemento di magia, un tocco unico.

Voglio fare due segnalazioni questa settimana.

Intanto un libro. E segnalare un libro, invitare alla lettura è sempre una gran cosa. È uscito proprio questa settimana un romanzo ad opera di una giovane scrittrice, Laura Lamanda, dal titolo: “Aeroracconto dell'amore fatale”. Una storia dove i ricordi personali e la fantasia si mescolano e hanno come sfondo costante proprio gli aeroporti, visti in parte con gli occhi del bambino. Cito un paio di passi nel testo di presentazione del libro per creare un po' di curiosità. “Laura lo ha imparato da bambina, in aeroporto, quando L’uomo degli aerei arrivava, misterioso e bello come gli attori dei film”. E ancora: “Nella hall dell’aeroporto, finalmente sua madre e suo padre si guardavano e si baciavano a lungo, un bacio che non finiva mai proprio come al cinema. Poi lui ripartiva, e questi viaggi da e per l’aeroporto ritmavano la lontananza dal padre e la sua intera infanzia”.

Cambio di inquadratura. Spostiamoci nell'era low cost delle fee su ogniccosa che possa essere fatta pagare come extra. Sia chiaro, lui non lo nominerò, lo prometto. Ma è evidente che l'ultima invenzione per chi viaggia in formato low fare è evidentemente stata ispirata da chi tassa ogni forma di bagaglio superiore al decimetro quadrato.

Dopo la valigia semovente, che sarà utilissima il giorno in cui ci faranno portare i bagagli direttamente in stiva, arriva ora (è già in commercio) Jaktogo, una vera e propria valigia che si indossa. Il trucco c'è e si vede: una morbida borsa formato 24 ore si apre magicamente trasformandosi in un ampio giaccone. L'inventore, tale John Power, non si è però limitato al modello Kway ma ha inserito tutta una serie di tasche e tasconi da riempire a piacere con tutto ciò che è legale trasportare su un aereo. Fino a un massimo di 10 chilogrammi, che non sono uno scherzo. La maglia in più, ben piegata; il libro a cui non vuoi rinunciare; i due souvenir per i figli e chi più ne ha più ne metta (letterale). E senza dovere sborsare una lira in più.

Almeno per ora. Anche perché, come sempre, si troverà il modo di fare pagare anche questo, in base alla legge del 'Passata la festa, gabbato lo santo'. A quando quindi la tassa sui giacconi?

twitter @linovuotto

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