Garanzie sul viaggioIl ruolo chiave delle agenzie

Al momento di prenotare una vacanza, un terzo dei viaggiatori non sa ancora se e come sarà finanziariamente protetto in caso di chiusura del tour operator, o di fallimento della compagnia aerea, o di insolvenza dell'albergatore. Il dato allarmante arriva da un sondaggio svolto da Travel Counsellors sulla clientela britannica in seguito al recente fallimento di Lowcost Travel Group.

La ricerca ha rilevato come il 57 per cento degli intervistati ritenga la protezione finanziaria una tutela estremamente importante al momento della prenotazione della vacanza, ma solo il 16 per cento di loro dichiara di essere assolutamente sicuro sulla forma e l’entità della propria copertura.

Il 31 per cento ha poi ammesso di non essere al corrente delle modalità di riprotezione in caso di fallimento del vettore e il 33 per cento non sa come sarà risarcito da un'eventuale chiusura dell’operatore. In compenso, per la metà degli intervistati il ruolo dell’Abta è fondamentale, tanto da renderli sicuri che l’associazione degli agenti di viaggi li tutelerà nel modo più completo.

Un sondaggio, quello di Travel Counsellors, focalizzato sul mercato britannico ma che deve far riflettere anche il mondo turistico di casa nostra. Dopo la chiusura del Fondo Nazionale di Garanzia per il turismo, lo scorso primo luglio, è infatti diventato prioritario per le adv tutelare se stesse e, quindi, garantire i clienti. È arrivato, dunque, il momento della responsabilizzazione: aderire a un fondo o stipulare una polizza assicurativa è assolutamente prioritario e, oltre a essere un obbligo di legge, è l’unico modo, per le adv, di mettere al riparo la clientela da fallimenti o insolvenze dei fornitori.

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