Tour operator e futuroin scena al Biz Travel

Semplicità, velocità e chiarezza di prezzo. Ma anche fedeltà, al brand così come alle agenzie di viaggi, flessibilità e innovazione. Sono questi i temi su cui “quattro imprenditori del turismo, non manager”  precisa Ezio Birondi, presidente di Last Minute Tour, uno dei padroni di casa del Biz Travel Forum nell’introdurre i suoi ospiti sul palco, si sono confrontati con la platea delle agenzie di viaggi presenti ieri all’evento di Milano.

I tour operator protagonisti
Il talk show ‘One to one @ One to Many. The real experience’ ha visto Nardo Filippetti, presidente Eden Viaggi, mettere a confronto la propria esperienza da albergatore prima e da t.o. poi con il successo della rivelazione Nicolaus e del suo presidente Roberto Pagliara, seduti sul palco assieme a un player tra gli irriducibili della villaggistica come Stefano Pompili, d.g. di Veratour, e a un attore che invece ha fatto del tailor made e dell’artigianalità il proprio motto come Michele Serra, presidente del Quality Group.

Un confronto trasparente, in grado di rispondere alle domande talvolta scomode che sorgono dalla distribuzione per fare il punto sui piani e le strategie per il 2017. Sessanta minuti di tempo, in brevi round da tre minuti ciascuno, incalzati dalle domande del direttore di TTG Italia Remo Vangelista che ha moderato l’incontro e dalle clip in video che hanno introdotto i vari argomenti.

Quando la consulenza supera il prezzo
Tanti i temi su cui le posizioni talvolta sono parse vicine, talvolta più distanti: a partire dal prezzo, fattore che non sempre è indice di chiarezza. “Abbiamo introdotto la formula Vera Trasparenza per far orientare le agenzie di viaggi nella vendita” dice Pompili, Veratour.

Ma il cliente che entra in agenzia, “non cerca solo il prezzo, vuole la consulenza” è il tasto su cui insiste Filippetti, Eden Viaggi, appoggiato da Serra che sin da subito ci tiene a differenziarsi: “Da quando la crisi nel 2008 ha morso il mercato, il timore della disintermediazione ha colpito tutti – ripercorre -. Noi dal canto nostro abbiamo deciso di dare alle adv materiale dinamico e complesso, niente di fisso, puntando sulla sofisticazione del prodotto e sul valore aggiunto”. Complessità di pricing “che ci mette al riparo dal vendere il nostro prodotto sulle Ota” sottolinea Pagliara, Nicolaus.

Una questione da artigiani
Valore aggiunto, artigianalità e consulenza. Sono parole che tornano spesso nei sessanta minuti di incontro. “Diamo artigianalità alle agenzie attraverso il personale del booking che sa confezionare il prodotto che ci viene richiesto” dice ancora Pagliara e proprio sul fattore umano ritorna anche Serra: “I sistemi informatici di cui ci avvaliamo sono ottimi esecutori, ma si fermano lì. Il plus è dato dalla professionalità del personale”. Potrebbe sembrare strano, ma anche un villaggista puro come Veratour ci mette del suo in questo ambito: “Preferisco definirci una piccola catena alberghiera, più che un tour operator, che esporta il made in Italy attraverso il suo personale - dice Pompili – e attraverso il personale crea innovazione”.

I piani per il futuro
Innovazione, termine molto gettonato in questi ultimi tempi. Che però spesso non sa essere comunicato nel migliore dei modi: “noi abbiamo innovato fortemente la nostra offerta con il Salvavacanza” ricorda Filippetti, che poi ammette: “Ma forse non siamo stati in grado di comunicarlo bene al mercato. L’anno prossimo insisteremo ancora su questo”. Dal canto suo, il Quality Group sa “di non comunicare, ma il valore del nostro prodotto passa attraverso le agenzie. A noi non importa che il cliente finale ci conosca, mi interessa che l’agenzia su una richiesta specifica proponga per prima il mio prodotto”.

Per il 2017 i progetti in campo non mancano. Nicolaus ha in serbo un’innovazione tecnologica, “una app b2b che risponda alle esigenze di mobilità degli agenti di oggi e ancor più di quelli di domani” annuncia Pagliara. La promessa di Veratour guarda dritto negli occhi le agenzie nel nome della “serietà, della trasparenza e della collaborazione”, così come lo fa Eden: “Una promessa per il futuro è il rispetto dei ruoli: noi non siamo agenti di viaggi, i clienti sono i loro”.

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