Da turisti a viaggiatori: ecco cosa cerca il cliente luxury

Il mercato del lusso, soprattutto nel travel, sta cambiando. Sono concordi gli attori del settore turistico, lo dicono anche i numeri: "La crescita degli hotel di alta gamma nei prossimi 3 anni subirà un rallentamento", spiega Wouter Geerts, senior travel analyst di Euromonitor International, società che ha presentato una ricerca su questo importante motore dell'economia.

"Mentre il mass market ha sempre teso verso il lusso accessibile attraverso processi di vendita di servizi premium, ora il mercato dell'extra lusso sta compiendo il percorso inverso". Secondo i ricercatori si sta affrontando una fase di democratizzazione del lusso: "Se nel 2017 i capifamiglia con un reddito disponibile di 300mila dollari sono l'1,5 per cento, nel 2030 saranno il 3,1 per cento. Al contrario, quelli con un reddito attorno ai 100mila dollari passeranno dal 9,3 al 21 per cento".

La fase del "post lusso" è quella in cui chi ha a disposizione più risorse vuole essere un vero viaggiatore, e non un qualunque turista. In questo scenario diventano fondamentali asset come il tempo, lo spazio, l'autenticità e la capacità di offrire una community di riferimento: "Chi saprà offrire questi servizi - chiude Wouter Geerts - allora saprà rispondere alla domanda dei nuovi viaggiatori del lusso".

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