Il sogno di Luca Patanè:“Una catena alberghiera”

È un sogno, lo ammette serenamente. E ha perfettamente idea dei tempi che ci vorranno per poterlo realizzare: “È complicato da realizzare in tempi brevi, ma diciamo in una trentina d’anni ce la si può fare. Se ci sarò io bene, altrimenti ci saranno i miei figli”.

Luca Patanè racconta il futuro del gruppo Uvet, un futuro nel quale vede la nascita di “una grande catena alberghiera tutta italiana per sopperire a quella che ritengo una grave mancanza per il nostro turismo e per un Paese come l’Italia”.

I tempi, appunto, non saranno brevi e i passi non saranno pochi, ma il presidente del Gruppo Uvet non pone limiti al desiderio di far crescere la sua azienda, che ora è attiva sul fronte della distribuzione, del tour operating, della villaggistica e del trasporto aereo, con Blue Panorama.

I risultati del Gruppo Uvet
Positivo il giudizio di Luca Patanè sull’andamento generale del Gruppo nel 2018, anno che il presidente definisce di crescita record. “Il giro d’affari ha superato i 3 miliardi di euro equamente suddiviso tra ‘diretto’ (generato dalle aziende controllate) e ‘indiretto’ (ossia il global travel value prodotto grazie a Uvet dalle agenzie di viaggi che appartengono ai network del Gruppo). Nelle nostre stime l’Ebitda dovrebbe raggiungere i 28 milioni di euro, registrando quindi una crescita di circa il 25% rispetto all’anno scorso”.

Una crescita solida, spinta dalle acquisizioni, che vanno da Blue Panorama Airlines, ai tour operator Settemari e Condor, e ancora l’Hotel Berna a Milano, il Resort Gangehi alle Maldive e il Kilindini a Zanzibar. E Patanè ha anticipato che nel 2019 ci sarà una nuova acquisizione.

“Negli ultimi dieci anni, anni della crisi, siamo cresciuti da 300 a 1.800 addetti (di cui l’80% in Italia) con operatività in tutto il mondo”.

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