La spinta verso l’Italia di Alpitour

“Prima con Neos portavamo passeggeri all’estero e oggi riportiamo i clienti nei luoghi di residenza. Abbiamo già fatto 71 rotazioni con la compagnia e ne faremo altre per portare anche materiale sanitario come successo in queste ore”.

Gabriele Burgio, presidente Alpitour ha spiegato la situazione ai microfoni di Class Cnbc in una lunga intervista nel pomeriggio di ieri.

“Alpitour ha fatto un lavoro immenso per gestire l’emergenza. Momento particolare, ma in ogni caso nessuno ci potrà togliere la voglia di viaggiare e lavoriamo per una potenziale ripartenza”.

Ripartenza con il mercato interno come prima opportunità ha detto Burgio: "Noi consideriamo una fortissima spinta sull’Italia. Prevediamo un grosso lavoro sul mercato nazionale e poi sceglieremo rotte internazionali sicure per portare i passeggeri”.

La situazione economica intanto preoccupa l’intero settore e Alpitour sa bene che le prossime mosse saranno decisive.
Per questo sul fronte finanziario il presidente ha poi spiegato che: "Quando il fatturato è zero con i costi da sostenere non è facile mettere a punto strategie chiare e immediate. La nostra è una società patrimonializzata, abbiamo linee di credito con le banche e abbiamo strumenti per resistere. Il problema sarà la durata di questa situazione. Alla ripartenza la nostra società reagirà prontamente”. (r.v.)

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