Corinne Clementi, IgvL’altalena delle mete e la lunga strada della ripresa

Un eccessivo bombardamento mediatico, che va ad aggiungersi all’aumento dei prezzi e al caro fuel: Corinne Clementi (nella foto), amministratore delegato de I Grandi Viaggi, ritiene che la situazione, per quanto critica, potrebbe essere trattata diversamente.

Meno allarmismo
“C’è bisogno di un atteggiamento più etico da parte di una certa stampa. Il bombardamento di questi giorni fa male a tutti, alle persone che vorrebbero tornare a una vita più ‘normale’ e a noi che lavoriamo nel comparto del turismo organizzato. Senza nessuna intenzione di sminuire la portata del conflitto russo-ucraino, la tensione andrebbe stemperata. Anche il Covid di oggi non è più quello di due anni fa e andrebbe trattato con un atteggiamento meno allarmista”.

L’altalena delle destinazioni
Quel che è certo è che finalmente si era ripreso a viaggiare, e che anche oggi “alcune mete, come Stati Uniti, Canada e Caraibi, continuano a tenere”.
In questa altalena delle destinazioni, dove ad esempio Australia e Giappone sembravano in ripresa per subire poi una battuta d’arresto, il mestiere del tour operator è ancor più difficile. “Al momento non avvertiamo ancora il contraccolpo del caro fuel sul costo dei biglietti aerei, che temo invece sia un problema più urgente per chi opera collegamenti charter. Le destinazioni già  riaperte dai corridoi, Oceano Indiano in primis,  continuano a funzionare, si ricominciano a vedere i viaggi di nozze, ma ci vuole comunque positività”.
Quella positività che manca invece per i viaggi in Kenya: “Una destinazione che ha sofferto e sta soffrendo  molto, piegata dalla carenza di collegamenti aerei e dalla difficoltà nel reperire operatori in grado di organizzare safari di qualità in loco. Gli italiani hanno dimenticato questo bellissimo Paese e per far ripartire la meta dal prossimo inverno è necessario un impegno importante anche da parte dell’ente del turismo, che deve tornare a promuovere e investire sulla promozione in Italia”.

L’estate italiana
Anche sul fronte dell’estate italiana, Clementi non nasconde le difficoltà: “Siamo molto preoccupati dal rincaro dei prezzi – spiega la manager –, questione che abbiamo già dovuto affrontare nei nostri resort in montagna. Servirebbe un intervento del Governo, un abbassamento delle imposte dirette anche perchè è impensabile aumentare le nostre tariffe in un mercato piegato dalla crisi, dove le persone comprano facilmente online e cercano di risparmiare”.

Il problema agenzie
Su questo tema si innesta anche il problema delle agenzie: “Molte sono chiuse, si sono trasferite o lavorano a ritmi ridotti per contenere costi altrimenti insostenibili. Purtroppo anche questa è per noi una difficoltà, come lo è per gli adv, che devono cercare di superarla puntando ai plus che fanno la differenza: consulenza, propositività, servizi in più che non possono essere replicati sul web”. Ma la strada è ancora molto lunga.

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