Sardegna, le denunce degli operatori:“Estate a rischio, prezzi alti e pochi voli”

Sebbene la stagione estiva sia ormai alle porte, regna ancora l’incertezza sui collegamenti estivi per la Sardegna. A denunciare le difficoltà di fare programmazione in una delle mete più amate dai turisti italiani, e non solo, sono stati gli operatori in occasione della Sardinia Travel Conference 2022, organizzata da  Nausdream, 181travel e Fite Group.

Ota Viaggi - ha spiegato il direttore commerciale Massimo Diana - ha sull’isola più di 4.200 camere in garantito e fa il 60% del fatturato sulla Sardegna. Ditemi, però, cosa devo rispondere a chi mi chiede con quale volo, a luglio, ci si arriva. Come porto le persone a Iglesias, a Cagliari, se non ci sono voli? Come li faccio arrivare se da Civitavecchia a Cagliari c’è una nave trisettimanale, che non parte mai di domenica? A chi mi chiede come vedo la prossima stagione rispondo: come Tamberi (l’azzurro oro alle Olimpiadi di Tokyo ndr), perché abbiamo un’asticella sempre più alta, mentre non esiste un uomo che salta oltre i 2 metri e 40”.

Il nodo dei prezzi
Ha invece puntato l’attenzione sui riflessi della carenza dei trasporti sui prezzi il direttore commerciale di Bluserena, Massimo Zanon: “È chiaro che fare investimenti alberghieri e avere poi la difficoltà di portare i propri clienti a destinazione è un problema enorme. Bluserena lo scorso anno ha costruito un villaggio a Badesi e l’ha inaugurato perché la volontà di scommettere su un prodotto meraviglioso c’è, però, poi le difficoltà restano, compresa quella dei costi eccessivi. Pensiamo a una famiglia che oggi su agosto può pagare per il traghetto anche 2mila euro”.

Emblematico secondo il direttore commerciale di Club Esse, Marco Baldisseri, il caso di Maiorca, “un’isola turistica sette volte più piccola della Sardegna, ma che nel 2020, in un anno tutt’altro felice, ha avuto venti milioni di turisti”. Il segreto? “Se prenoti oggi per il 2023 - ha evidenziato - hai già disponibili voli e alloggi e un customer care che ti risponde nella tua lingua”.

Ha infine denunciato la mancanza di una governance regionale Paolo Manca, presidente di Federalberghi Sardegna. “Negli ultimi anni si è andati verso un mercato sempre più ricco e variegato, ma tutto questo percorso purtroppo lo ha fatto sempre solo il privato. Per fare le cose bene abbiamo invece bisogno della mediazione del pubblico. Senza una dmo, quell’organismo regionale che negli anni abbiamo cercato di ottenere, è impossibile che questo territorio possa svilupparsi velocemente”.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana