Corinne Clementi, Igv, al nuovo ministro: “Interventi urgenti o si rischia il collasso”

E’ un fiume in piena Corinne Clementi (nella foto), amministratore delegato de I Grandi Viaggi, nel fotografare la situazione attuale e inviare un appello al nuovo Governo. “Le questioni aperte sono tante e tutte urgentissime – spiega la manager -. Innanzitutto, i costi dell’energia in impennata, che si ripercuotono  non solo sugli alberghi ma su tutta la catena del valore, andando a incidere pesantemente sui margini di una stagione estiva comunque partita in ritardo e di un periodo invernale caratterizzato dall’emergenza montagna”.

Clementi lamenta anche gli enormi problemi sul fronte della forza lavoro, causati sia dal reddito di cittadinanza sia dalle problematiche connesse ai contratti a tempo determinato. “E’ tempo di sistemare le distorsioni presenti sul nostro mercato e al Governo chiedo un intervento urgente a sostegno di chi lavora nel turismo”.
Oltre al grosso scoglio della difficoltà nel reperire forza lavoro, Clementi fa riferimento anche all’outgoing. “Non esiste solo il turismo incoming; anche l’outgoing va sostenuto ma bisogna fare presto”. Sostegno che Clementi chiede per tutte le aziende italiane: “Se penso ad esempio a Ita Airways, ritengo che sia importante che il Governo aiuti la compagnia. Abbiamo bisogno di un vettore nazionale e spero che Ita resti italiana”.
Discorso che si allarga agli scali: “Bisognerebbe poi reinvestire anche sull’hub di Malpensa: per il traffico dal Nord Italia rimane uno snodo nevralgico e come tale andrebbe sostenuto”.
In linea generale, Clementi chiede un intervento deciso in aiuto delle aziende italiane, a livello di sgravi fiscali e di detassazione. “Irap, Imu vanno limati e bisogna intervenire sul cuneo fiscale. Tutti interventi concreti e della massima urgenza, per evitare che il settore vada al collasso”.

Sul fronte dell’attività di tour operating, la manager ha le idee chiare: “Siamo rimasti forse l’unico operatore a credere nel concetto tradizionale di villaggio. I nostri clienti continuano a chiederci un modello di accoglienza che richiede un enorme impegno in termini di servizio e di qualità. Si tratta di un format che ha una sua validità e che vogliamo assolutamente preservare, ma dobbiamo essere messi in condizione di potere continuare a farlo. Noi, come gli altri tour operator, abbiamo pertanto urgenza di trovare ascolto dal Governo per beneficiare di un intervento sulle questioni fiscali e sulle norme che regolano il lavoro”.

Intanto, sono già aperte le vendite per l’estate 2023: “Incredibile a dirsi, ma mentre l’inverno alle porte procede a rilento e soprattutto i preventivi si chiudono con gran dispendio di fatica ed energie, abbiamo già richieste per l’estate prossima. In generale, la ripresa è molto più spedita nel Sud Italia, complice anche l’impennata dei viaggi di nozze”.

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