Shiruq, avanti a piccoli passi. Valdata: “Guardiamo verso Oriente”

Il 2023 ha segnato la ripresa delle mete a lungo raggio e, con la riapertura delle frontiere e l’eliminazione delle misure restrittive imposte dal Covid, tante destinazioni sono tornate alla ribalta.  

“Dopo il boom di mete come Egitto, Giordania e Marocco, quest’anno il raggio d’azione delle prenotazioni va allargandosi. E ci sono destinazioni come il Libano, l’Uzbekistan o l’Albania che, pur rimanendo appannaggio di una clientela di nicchia, ci stanno dando grande soddisfazione”.

E’ ottimista Elena Valdata (nella foto), fondatrice e general manager di Shiruq, che in occasione di un incontro con gli agenti di viaggi dedicato all’Oman mette a fuoco gli obiettivi per i prossimi mesi, sempre indirizzati a una forma di turismo rispettosa dell’ambiente e delle comunità locali.

“Pur muovendoci a piccoli passi, stiamo ampliando la programmazione a Oriente. La Thailandia ci sta dando soddisfazione, abbiamo recentemente presentato il Giappone e l’India è in dirittura d’arrivo”.
Certo, ammette Valdata, “Le criticità legate ai voli restano. Ritardi , cancellazioni e spostamenti di orario e data sono ancora all’ordine del giorno e diventa difficile spiegare ai clienti che hanno programmato in anticipo la propria vacanza che è necessario modificare la data di partenza perché la compagnia aerea ha cambiato programmazione. Il tutto con prezzi saliti alle stelle”.

Un altro tema scottante riguarda il rilascio dei passaporti: “Il problema c’è ed è evidente, inutile negarlo. Il fatto di dover prendere appuntamento nel proprio comune di residenza, aspettando talvolta 4-6 mesi, è un deterrente alla prenotazione. E’ vero, in caso di urgenza il passaporto viene rilasciato in tempi brevi, ma l’urgenza prevede che il viaggio si svolga nelle due settimane successive. E non tutti i clienti sono disposti a prenotare un viaggio lungo e costoso senza avere ancora in mano il passaporto”.

In questo senso le destinazioni europee programmate da Shiruq offrono una valida alternativa. Un esempio su tutti, i Paesi Baltici:  “Hanno il vantaggio di essere raggiungibili senza passaporto – dice Valentina Rubbi, marketing & communication manager – e di garantire un viaggio affascinante anche a chi ha meno giorni a disposizione”.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana