L’idea di Curzi: “Ridare vitaa marchi storici e sartoriali”

C’è una sfumatura quasi romantica nel primo commento a caldo di Danilo Curzi (nella foto), ceo di Idee per Viaggiare, dopo la recente acquisizione di Chinasia.

Perché fare bene il tour operator vuol dire sicuramente far quadrare numeri e risultati, ma anche dare il giusto valore ad aziende che talvolta per ragioni estranee a professionalità e passione possono trovarsi in difficoltà, come è il caso di Chinasia e come lo è stato per Marcelletti.

“Durante la pandemia – commenta Curzi – abbiamo avuto la possibilità di fermarci a riflettere sullo sviluppo che volevamo imprimere a Idee per Viaggiare. I lunghi mesi a ‘produzione zero’ ci sono serviti per mettere a punto un piano a lungo termine, mettendo in atto anche importanti implementazioni tecnologiche. I nostri dipendenti hanno sempre lavorato, in Cig al 50% nei periodi più difficili, ma siamo stati pronti a ripartire nel migliore dei modi non appena la situazione lo ha permesso”.

Il primo passo, che ha portato già nel all’acquisizione di Marcelletti, viene spiegato da Curzi con la volontà di allargare il raggio d’azione senza caricare di un’attività ulteriore chi in Idee per Viaggiare si occupava già di altri prodotti. “Nel pieno rispetto della concorrenza, abbiamo voluto cogliere e sfruttare il potenziale di in operatore ben radicato sul Sudamerica”.

Per arrivare alla notizia di questi giorni, che ridà a Chinasia la possibilità di rimettersi in pista sfruttando le economie di scala in termini di comunicazione, marketing ed eventi di Idee per Viaggiare. “Si tratta di marchi che hanno detto la propria in passato. Certo, non erano colossi del tour operating, ma aziende che curavano il viaggio con taglio sartoriale, da veri artigiani”.

Laura Grassi rimarrà nello staff a supporto dell’operativo Oriente. “Si tratta di una professionista esperta, che saprà aggiungere valore e prestigio all’offerta di Idee per Viaggiare”.

L’ultima acquisizione rientra nella vision a lungo periodo di Curzi e soci, volta a “Cementare sempre più l’azienda. Il nostro obiettivo è tutelare le persone che lavorano con noi. Prima o poi sarà tempo di passare il testimone alle nuove generazioni, e voglio essere sicuro di lasciare un’azienda sana, seria, proiettata al futuro”.

Intanto, dopo un 2022 identificato come “il miglior anno finanziario mai chiuso”, nel 2023 si profila un altro record, con “una progressione del 40% quando l’obiettivo era quello di crescere del 10%”.
“Abbiamo investito nel personale, assumendo 30 nuove figure dal periodo dalla pandemia in poi. I numeri ci stanno dando ragione”. Numeri che potrebbero arrivare a coronare quello che da anni è il sogno di Curzi: arrivare ai 100 milioni di giro d’affari, “Risultato che quest’anno potremmo superare ampiamente”.

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