Le compagnie di assicurazioni dopo l'Egitto: "Uno sconsiglio a più livelli"

Istituire livelli di sconsiglio diversi secondo la gravità della situazione.

Dopo il caso Egitto, le compagnie assicurative chiedono alla Farnesina maggiori tutele. A giochi fermi, tolto lo sconsiglio, la macchina del turismo può riflettere sull’esperienza degli ultimi mesi e trarre le proprie conclusioni per il futuro.
L’obiettivo delle compagnie è ora quello di scongiurare il caos creatosi in estate nei giorni successivi alla decisione del Ministero degli Esteri.

L’impatto del warning su una destinazione chiave per l’estate come il Mar Rosso è stato pesante per tutto il settore, a partire dalle agenzie di viaggi fino a tour operator e vettori.

“Sarebbe auspicabile creare almeno due livelli di sconsiglio - propone Christian Perego, head of marketing & communication, underwriting & claims di Erv Italia -: un avvertimento di intensità minore per casi come l’Egitto, dove la situazione critica era circoscritta e lontana dai luoghi turistici, e un imperativo di intensità maggiore per casi come la Siria, dove invece è generalizzata e di carattere bellico”.

Aggiunge Davide Mortari, head of sales travel Mapfre Assistance Italia: “In una destinazione si potrebbero identificare le aree sconsigliate in modo da non estendere lo stato di pericolo all’intero territorio. Inoltre, se in futuro dovessero verificarsi altri casi simili, si potrebbe istituire una tavola rotonda con i colleghi del settore per concordare una linea comune”.

“Per noi le mete con sconsiglio sono sullo stesso piano delle altre - fa sapere Stefano Pedrone, responsabile divisione turismo Gruppo Filo Diretto -. Non copriamo però danni causati da atti terroristici o tumulti, indipendentemente dal fatto che la Farnesina abbia espresso o meno un veto sul Paese”.

Per Axa Assistance, invece, “le garanzie non sono attive per viaggi verso Paesi dove, al momento della partenza, siano operativi divieti o limitazioni (anche temporanee) emesse da un’autorità pubblica competente” avvisa il responsabile commerciale Claudio Terragni.
Lo stesso vale per Europ Assistance: niente polizze per mete con rischio eccessivo. “Se è noto prima di stipulare l’assicurazione, la copertura viene negata - chiosa Valerio Chiaronzi, direttore marketing, consumer e tecnica assicurativa -. Se insorge nel viaggio, ci attiviamo per garantire l’assistenza prevista in polizza”.

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