Quando il treno diventa charter L'altro business di Trenitalia e Italo

Il termine charter fa ancora pensare agli aerei: eppure tra qualche anno potrebbe non essere più così. Questo modello di business tipico del turismo, che da più parti si paventa come in crisi, sta in realtà prendendo sempre più piede nel comparto ferroviario, tanto che ormai sia Trenitalia che Italo parlano apertamente di treni charter.

Un modello vincente
"Stiamo crescendo molto sul segmento charter - conferma Marco De Angelis, direttore vendite di Italo -: abbiamo fatto accordi con quattro grandi distributori, due in Europa, uno nelle Americhe e un altro nel Far East". E questi ultimi due mercati, assicura il manager, sono quelli dove "stiamo registrando un boom". Non è un caso, infatti, che l'azienda ci stia puntando in modo importante perché "lavori sul venduto: io sto chiudendo oggi gli accordi per il periodo aprile - ottobre 2019".

La ferrovia leisure
Che il mercato del turismo in treno stia esplodendo è chiaro anche per Trenitalia: durante la presentazione dell'orario invernale, è stato lo stesso a.d. di Ferrovie dello Stato, Gianfranco Battisti, a indicare il turismo come uno dei pilastri del piano industriale di Trenitalia. "Da qui al 2030 aumenterà tantissimo il numero di persone che viaggiano: noi vogliamo essere l'azienda che garantisce un sistema integrato di mobilità in Italia".

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