Cile, la macchina degli investimenti riparte da aeroporti e infrastrutture

Una mano tesa agli investitori italiani: è il ministro delle Infrastrutture cileno, Juan Andrès Fontaine, nel corso di un evento organizzato nella sede di Promos Italia a Milano in collaborazione con InvestChile, a spiegare le opportunità che il Paese sudamericano offre in diversi settori. Anche grazie alla presenza, da 26 anni, del Ppps, ovvero il Public Private Partnership che dal 1993 ad oggi ha permesso investimenti per oltre 23 miliardi di dollari in 96 progetti legati alle infrastrutture.

"Negli ultimi 30 anni il Pil cileno è cresciuto mediamente del 5% annuo - assicura il ministro -. Il Cile è ben posizionato anche nel Global Competiveness Index: offriamo opportunità di investimento sia per le grandi aziende che per le piccole imprese".

Solo nel 2019 si apriranno 16 progetti per un valore di 2,7 miliardi di dollari nel settore strade, treni e aeroporti; e altri 12 sono previsti nel 2020. "Il piano di investimenti totale include 17 aeroporti per un valore totale di 1,45 miliardi: le aree terminal cresceranno dagli attuali 80mila a 200mila mq per rispondere all'esplosione del traffico pax, anche per via dell'aumento di compagnie low cost che stanno aprendo nuove tratte".

Oriana Davini

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