Alitalia e Fs alla provadella crisi di Governo

Non ci voleva la crisi di Governo. Alitalia ora guarda con forte preoccupazione alla situazione politica e si interroga sul futuro. Chi deciderà su offerte e piano industriale? Ma soprattutto come è pensabile proseguire l’attività senza avere un progetto di respiro e un capo azienda chiaro e definito?

Non ci voleva proprio alla compagnia aerea di incappare nella crisi del Governo Conte.

La situazione del vettore è stata trascinata all’infinito, con promesse e trattative mai entrate nel vivo. Con pretendenti svaniti nel giro di un pomeriggio.

Malgrado questo nel mese di luglio Az ha chiuso i conti con un un incremento del 2,6% dei ricavi e del 4,7% dei passeggeri trasportati rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Nei primi sette mesi di quest'anno i ricavi sono aumentati dell’1,9%.  

Poca cosa diranno i soliti critici, ma bisogna sottolineare che a fronte di una situazione politica caotica il vettore non si è fatto trascinare in basso ma ha retto ai vari alti e bassi governativi.

La cassa ha bisogno di certezze e liquidità nel giro di breve tempo e ora si attendono sviluppi e prese di posizione da parte di Fs e soprattutto dagli americani di Delta. Negli Usa non capiscono e non capiranno mai questi strani giri di valzer della nostra politica. Non ci voleva la crisi di Governo.

Twitter@removangelista

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