Aeroporti italiani: il calo di traffico sfiora il 90%

Se il 2020 è stato per tutto il comparto del turismo un anno da dimenticare, a pagare uno dei prezzi più alti è stato il trasporto aereo, e con lui tutto il comparto aeroportuale. Lo testimoniano i dati Assaeroporti, che evidenziano un’emorragia mai vista in precedenza di movimenti e passeggeri.

A livello complessivo, i primi 11 mesi dell’anno, da gennaio a novembre 2020 fanno registrare un calo del 56,6% nei movimenti complessivi e del 71,6% del numero di passeggeri rispetto al 2019, scesi a 51 milioni 104mila 839. Il calo ha interessato non solo i piccoli e medi aeroporti, ma anche i grandi hub della Penisola: Roma Fiumicino ha registrato anno su anni fra gennaio e novembre una perdita del 76,6% nel traffico passeggeri, mentre Milano Malpensa si attesta su una caduta percentuale del 73,8%.

Ancora più impressionante la caduta del solo mese di novembre: 38.976 i movimenti complessivi negli aeroporti italiani, con un -65,8% e 1.378.128 i passeggeri registrati, con l’89,6% di calo rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Di nuovo, pesanti segni meno arrivano dagli scalo maggiori: Fiumicino fa registrare un -91% di traffico passeggeri e Malpensa un -91,7%.

Numeri di fronte ai quali viene da chiedersi se la cifra stanziata per gli aeroporti nella legge di bilancio in fase di approvazione alle Camere sia anche solo lontanamente sufficiente per sanare almeno in parte una situazione da brividi.

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