Nuova Alitalia, un piano industriale ancora da riscrivere

La nuova Alitalia, ancora in bilico, attende una svolta nelle trattative con Bruxelles. Intanto, il tribunale Ue ha accolto i ricorsi presentati da Ryanair e bocciato gli aiuti di Stato concessi a Tap e Klm. E Alitalia inizia a preoccuparsi in attesa del giudizio sul miliardo e 300 milioni di euro ricevuti in due tranche dal Governo italiano.

Il dossier della compagnia, come segnala La Stampa, è attualmente sulla scrivania del premier Mario Draghi e nei prossimi giorni si attendono sviluppi nella trattativa con l’Unione europea. Con un dato di fatto che ormai appare una certezza: il piano industriale di Ita andrà riscritto.

Il verdetto del tribunale Ue sul ricorso presentato da Ryanair rischia di complicare la trattativa per Alitalia. Malgrado le due vicende siano scollegate, il pronunciamento dei giudici potrebbe diminuire ulteriormente il margine di manovra di Bruxelles, che già aveva qualche problema a far rientrare l’operazione di Ita all’interno delle norme che regolano l’antitrust Ue.

Anche perché Ryanair ha già presentato un ricorso anche contro i fondi concessi ad Alitalia in settembre, autorizzati dalla Commissione europea.
Intanto, il decreto Sostegni bis prevede un esborso di 100 milioni di euro per mantenere l’operatività della vecchia Alitalia e 800 milioni per la capitalizzazione di Ita.
Ma è necessario e urgente trovare un accordo con l’Ue e garantire la discontinuità con la vecchia Alitalia.

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