Da Air France-Klm a Lufthansa e Ryanair I conti del 2021 non tornano ancora

Per le casse delle compagnie aeree del Vecchio Continente non è ancora tempo di ripresa e i contraccolpi sui bilanci continuano a farsi sentire. In maniera tale che presumibilmente neanche il recupero che si sta facendo vedere nel corso dell’estate (più limitato però rispetto a quanto ci si aspettava o semplicemente si sperava) si prospetta in grado di rimettere in marcia i conti.

Il miglioramento c’è stato, questo va sicuramente detto, ma i dati delle semestrali dei big europei parlano chiaro: Air France-Klm, Lufthansa Group, Iag, Ryanair, easyJet e Wizz Air hanno lasciato sul campo ancora 7,5 miliardi di euro se si prendono in considerazioni i risultati operativi, più o meno uno in più se parliamo di risultato netto.

Le cifre
Numeri impietosi dopo le batoste del 2020, coperte almeno in parte dagli aiuti di stato per quanto riguarda le major, mentre i vettori low cost hanno dovuto fare da sé e, dati alla mano, sono riusciti meglio a parare il colpo.

Chi ha fatto peggio è stato il gruppo franco-olandese, che in sei mesi ha lasciato sul campo circa tre miliardi di euro, circa uno in più rispetto a Iag, mentre i tedeschi si sono fermati a 1,8. Cifre in gran parte concentrate sul primo trimestre dell’anno. Gli irlandesi di Ryanair e gli ungheresi di Wizz si sono attestati sotto al mezzo miliardo, mentre easyJet ha pagato un conto salato da un miliardo. La ripresa è ancora lontana.

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