Oltre 200 miliardi Il costo da spavento della pandemia per i vettori

Duecento miliardi di dollari andati in fumo in tre anni, dal 2020 al 2022. Arriva l’aggiornamento della Iata sugli effetti della pandemia e sulle previsioni per il prossimo anno e per le compagnie aeree le nuove stime sono tutt’altro che entusiasmanti. Unica nota positiva è che il prossimo anno si potrà finalmente assistere al crollo delle perdite.

La cifre aggiornate dell’associazione che raggruppa le compagnie aeree internazionali parlano di un rosso per il 2020 di oltre 137 miliardi, undici in più rispetto alla precedente stima. E anche per l’anno in corso le indicazioni del mercato danno un peggioramento dei conti, 52 miliardi di rosso, mentre l’anno prossimo il dato negativo dovrebbe scendere poco sopra 11 miliardi.

I dati di traffico
A livello di traffico si assisterà a un miglioramento, ma ancora poca cosa in confronto alle speranze del comparto. Se paragonati al 2019, quest’anno i dati non andranno oltre il 40 per cento per poi salire al 61 nel 2022. Ma è innegabile che si sperava in qualcosa di più. Tradotto poi in termini assoluti il prossimo anno si dovrebbe arrivare intorno ai 3,4 miliardi di pax, in pratica i livelli del 2014 e oltre un miliardo di passeggeri in meno del 2019.

“L'entità della crisi del Covid-19 per le compagnie aeree è enorme – è il commento del ceo Iata Willie Walsh -. Per sopravvivere i vettori hanno drasticamente ridotto i costi e adattato la propria attività a qualsiasi opportunità disponibile. Siamo ben oltre il punto più profondo della crisi. Mentre permangono problemi seri, si intravede il percorso verso la ripresa. L'aviazione sta dimostrando ancora una volta la sua resilienza".

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