Wizz Air, Váradi e il sogno dei “voli gratis”

Wizz Air guarda all’estate puntando a recuperare i volumi pre-Covid. Anzi, addirittura a migliorarli, come spiega l’amministratore delegato della compagnia, József Váradi,  in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera.

“Le persone stanno prenotando e i numeri sono molto buoni - spiega il manager -. Stiamo vedendo una domanda forte per i nostri prodotti”. Váradi  torna poi sul tema delle tariffe, sulle quali incide sempre più l’apporto della vendita degli extra. Secondo gli ultimi dati pubblicati gli ‘ancillari’ di Wizz Air hanno rappresentato infatti il 60% dei ricavi passeggeri. “Adesso ogni punto percentuale aggiuntivo di ricavi dagli extra è sempre più difficile da ottenere. Non c’è però modo migliore per permettere a tutti di volare se non ‘spacchettando’ il biglietto, così le persone pagano davvero per quello che usano e consumano. Sarebbe bello se un giorno il sedile fosse gratis o quasi e i ricavi per le compagnie arrivassero dai diversi servizi/prodotti extra. Ma c’è ancora molta strada da fare. Il nostro obiettivo – prosegue Váradi -  è comunque vendere biglietti al prezzo più basso possibile e compensare con gli ancillari”.

Sul fronte delle prenotazioni, lo scorso aprile Wizz ha trasportato più passeggeri dello stesso mese del 2019 (3,62 milioni contro 3,29 milioni), ma il tasso di riempimento dei voli è stato più basso (83,4% contro 91,9%).  
“Abbiamo aumentato l’offerta più di ogni altra compagnia e questo è un investimento che richiede del tempo prima di dare i suoi risultati. È una questione di qualche mese, d’estate torneremo ai load factor di una volta. E non dimentichiamo che alcuni mercati, come l’Italia, fino a poche settimane fa avevano delle restrizioni sugli spostamenti".
In particolare, analizzando l’andamento in Italia, “Durante il Covid le rotte domestiche hanno avuto risultati migliori anche perché muoversi all’estero era reso difficile dalle restrizioni alle frontiere per la pandemia. Adesso, appena il governo ha tolto le restrizioni, il traffico internazionale inizia a registrare dati solidi”.

E sulla battaglia sulle tariffe aeree “Non penso che le nostre tariffe saranno molto diverse da quelle dell’estate 2019. Il prezzo base è di fatto identico, quello che vediamo è un aumento dei ricavi derivanti dall’acquisto di prodotti extra. A differenza di altri abbiamo una flotta più giovane, più capiente passando dagli A320 agli A321, che consuma di meno per sedile, cosa che ci consente di essere più aggressivi sulle tariffe per stimolare la domanda e per essere più attrattivi”.

Infine, una nota su Ita Airways, dopo che Indigo Partners, fondo Usa che è anche investitore in Wizz Air, ha inviato una manifestazione d’interesse per la compagnia.
“Non vedo come Wizz Air possa avere interesse a investire in Ita. Abbiamo interesse a investire sull’Italia e ad aumentare la nostra presenza nel Paese a prescindere dall’esistenza o meno di Ita”. Malgrado questo “Ci potrebbe essere una sorta di collaborazione tra una compagnia di corto-medio raggio come la nostra con una Ita che si occupa del lungo raggio. Potremmo quindi cercare di capire come supportare un vettore efficiente che offre voli intercontinentali, ma seguendo il nostro modello di business, quello di una ultra-low cost”.

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