Caffè con il direttore Lufthansa e la via italiana

Non si parla di Ita. Argomento delicato con trattative che si aprono e si chiudono come le porte del saloon. L'ufficio stampa di Lufthansa spiega subito che su questo tema non ci sono commenti prima di iniziare l’intervista con TTG Italia. Prima il fondo americano di Certares, poi l'uscita di scena di Msc (sarà poi vero?) e ora il ritorno di Lufthansa. Con le sue idee chiare e poca voglia di rispondere alle varie (mutevoli) richieste del Governo italiano.

In mezzo a questa eterna cessione della compagnia aerea Ita siamo andati in casa di Lufthansa per capire cosa ci dobbiamo attendere dal trasporto aereo nei prossimi anni. I segnali positivi non mancano, ma è chiaro a tutti che la risalita sarà più lenta. Il traffico nell'estate '22 è tornato su buoni livelli, però non bisogna dimenticare che arrivavamo da due anni terribili. Ora anche in casa del vettore tedesco predicano prudenza e realismo. Sul lungo raggio siamo ancora in ritardo per numero di voli e frequenze. E nel '23 non si colmerà tutto il gap.

Tornando a Lh dobbiamo subito dire che la sede di Milano del Lufthansa Group è molto più snella rispetto a un passato recente. Uffici condivisi, vicinanza e flessibilità. A guidare il gruppo una manager sorridente e disponibile che nasconde però un piglio di comando stile Lufthansa. In questo appuntamento del Caffè con il direttore Gabriella Galantis, direttore Sud Europa, accetta di parlare dei problemi incontrati dal comparto nella fase di riavvio del sistema.

L’intervista completa è disponibile sulla Digital edition di TTG Magazine a questo link

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