Piano Italia per RyanairRisposta alle polemiche

Ryanair lancia un'offensiva sull'Italia. Il vettore presenta un piano di sviluppo per i prossimi 4 anni e promette 5 nuove basi e 13 milioni di passeggeri in più entro il 2016.

La compagnia aerea guidata da Michael O'Leary risponde così alle polemiche e alle accuse delle ultime settimane, rilanciando con un progetto di crescita presentato direttamente al Governo; ma chiede in cambio una riduzione di tasse e costi aggiuntivi.

"Stiamo offrendo all'Italia la possibilità di accrescere il traffico e il turismo - commenta Michael Cawley, deputy chief executive della low cost -, portando, quindi, crescita e occupazione".

La garanzia di un incremento di traffico e passeggeri verrà avanzata in cambio di una diminuzione di tasse e costi aggiuntivi che, secondo Ryanair, sono troppo alti. "Le low cost sono le uniche compagnie in crescita - spiega Cawley -, ma è impossibile tenere i prezzi bassi con queste condizioni. Chiederemo di abbassare le tasse aeroportuali e tutti gli altri costi aggiuntivi, soprattutto le imposte comunali".

Sull'altro piatto della bilancia, il vettore presenterà l'apertura di 5 nuove basi, l'aumento di 13 milioni di passeggeri e la creazione di 37mila posti di lavoro in loco entro il 2016, oltre a 5,5 miliardi di euro in entrate turistiche all'economia italiana ogni anno.

"Saremo molto importanti per lo sviluppo del turismo del Paese - insiste Cawley - e siamo certi che le trattative andranno bene".

E nel ricordare il raggiungimento dei 30 milioni di passeggeri movimentati su Roma, Cawley non si astiene dal lanciare stoccate alle altre compagnie italiane. "Speriamo che tutti capiscano che in questo Paese siamo una grande risorsa - afferma -: non ci spaventa né Wind Jet, che è una piccola compagnia e non può competere con noi, né Alitalia che è in perdita mentre noi continuiamo a crescere".

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