Shopping F2i: anche Caselle entra nel fondo

Continua lo shopping di F2i negli aeroporti, dopo l'offerta di 147 milioni di euro per ottenere il 14,56 per cento di Sea.

Il fondo di Vito Gamberale (che controlla anche lo scalo di Capodichino a Napoli) ha infatti acquistato il 28 per cento della Sagat, la società concessionaria dello scalo torinese di Caselle, staccando un assegno da 35 milioni.

Il contratto, però, prevede un earn out fino a 5,6 milioni di euro che sarà corrisposto nel caso in cui il margine operativo di Sagat nei prossimi tre anni dovesse superare alcuni parametri determinati.

A Torino, Gamberale ha chiuso anche la trattativa per acquisire la quota del 24,4 per cento, ora in mano a Sintonia (Gruppo Benetton), che porterà F2i al 52,4 per cento. L'accordo prevede il versamento di 30,5 milioni, anche in questo caso con un possibile earn out di 6,1 milioni.

Acquistando Sagat, Gamberale estende la sua influenza anche in altri due scali decisivi del Centro Italia: Firenze e Bologna. Sagat controlla, infatti, il 55,4 per cento di Aeroporti Holding, che a sua volta detiene il 33,4 per cento della quotata Aeroporti di Firenze (Adf) e il 7,2 per cento del Guglielmo Marconi di Bologna.

Intanto Gamberale, nel suo incontro con il sindaco di Torino Fassino, ha messo ben in chiaro i suoi obiettivi su Caselle. Il primo traguardo è arrivare a 4 milioni di passeggeri l'anno contro i 3,6 milioni scarsi di oggi: "Una soglia minima per uno scalo delle dimensioni di Caselle" sottolinea l'a.d. del fondo.

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