Lo scivolone di Ryanair Processo alle low cost

Prezzi ancora più bassi e una sforbiciata alle rotte. Il piano, di per sé, non sarebbe una novità per il mondo del trasporto aereo, che ormai da qualche stagione è alle prese con la revisione delle rotte.

Il vero colpo di scena è che questa volta il progetto arriva da quella Ryanair che negli anni passati, mentre le major arrancavano, sfoggiava con orgoglio cifre in crescita.

Ora la magia si è interrotta. Ryanair ha lanciato il profit warning, con conseguente tonfo in borsa. Ancora una volta, nulla di nuovo per il mondo dei trasporti: senonché la compagnia in questione non è una delle tante livree che affollano i cieli europei, ma il simbolo stesso di un business model.

Se scricchiola Ryanair scricchiola tutto il modello dei voli a basso costo? La domanda è lecita e se la pone, tra gli altri, anche il Corriere della Sera al termine di un lungo pezzo in cui analizza la parabola del vettore di Michael O'Leary. Ancora troppo presto per estendere l'allarme a tutto il mondo low cost, sembrano sostenere gli analisti. Ma il dubbio, ovviamente, inizia a insinuarsi.

Sicurezza dei voli, contributi pubblici, effettiva convenienza: sono tanti i fronti su cui Ryanair ha dovuto difendersi dalle accuse piovute negli ultimi tempi. Dopo aver vestito i panni del conquistatore del mercato, il pirotecnico O'Leary ha dovuto più volte giocare la parte dell'imputato. Senza peraltro mai perdere il suo smalto polemico.

Ma ora la battaglia si fa seria e in gioco c'è l'unico aspetto sul quale sono in pochi ad aver voglia di scherzare: i profitti. Quella di Ryanair potrebbe essere solo una frenata momentanea. Ma potrebbe anche significare che i tempi, anche per le low cost, stanno veramente cambiando.

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