Trapani: sindaci contro la tassa di soggiorno per Ryanair

La tassa di soggiorno per Ryanair scatena le polemiche nel Trapanese.  

Il rinnovo del contratto con la low cost per la nuova stagione operativa sull'aeroporto di Birgi sarebbe ancora in sospeso a causa dell'indecisione di alcuni sindaci delle cittadine della provincia nel dare il consenso al versamento di quote provenienti dall'imposta turistica da reimpiegare per riconfermare gli impegni con la compagnia aerea.
 
Secondo repubblica.it, il prefetto della città siciliana avrebbe sollecitato i  comuni del territorio di Trapani a comunicare entro 24 ore le proprie intenzioni, ovvero se sostenere economicamente l'Airgest, società di gestione dello scalo siciliano, per il rinnovo del contratto con Ryanair, che, secondo i programmi avrebbe dovrebbe essere firmato venerdì 22 novembre.

La tassa di soggiorno, come rileva inoltre il quotidiano online, sarebbe stata introdotta, per ora, solamente da 3 amministrazioni su 24.

Dal canto suo, il Comune di Trapani ha già promesso un contributo di 300mila euro utili a Airgest per garantirsi i voli Ryanair.

M ci sarebbero anche le proposte alternative alla tassa di soggiorno avanzate dai sindaci del Trapanese, ci sarebbe quella di far pagare, anziché attraverso le strutture ricettive, una tassa allo sbarco e alla partenza, "mentre Pantelleria - riferisce Repubblica - in assenza di contropartite per lo sviluppo turistico dell'isola, si è già pronunciata con un 'no' secco".

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