Là dove c'era un tour operator ora c'è... un bar o un hotel o un affittasi

“Là dove c'era l'erba ora c'è, una cittààààààà” cantava il Celentano della Via Gluck. Era il 1966 e di tour operator ce n’erano ben pochi. Il boom del turismo ha fatto sì che diverse città italiane abbiano poi accolto le sedi (spesso interi caseggiati) di chi organizzava viaggi. Mezzo secolo dopo,  però, là dove c’erano planisferi e computer ora ci sono bar, hotel o negozi. É un viaggio da nostalgico boomer, lo so, ma visto il successo delle meteore, va fatto.

1. Roma: al posto di Valtur, un boutique hotel - Indirizzo iconico, Via Milano 42, una traversa di Via Nazionale, tra Stazione Termini e Piazza Venezia. Bel palazzo umbertino, sede prestigiosa, quella di Valtur (acronimo di Valorizzazione Turistica). Negli anni ’80 e ’90 ci sono passati tutti, da Tata Reggio a Peppe Quintale, da Carlo Bellomo a Teo Mammucari, fino al mitico Fiorello pre-karaoke. Oggi accoglie il Rome Times Hotel, boutique hotel a 4 stelle. Non risulta che la sera dopo cena facciano la dance du village.     

2. San Rocco Castagnaretta (CN): al posto di Alpitour, nulla - La sede storica di Alpitour, quella dove Lorenzo e Guglielmo Isoardi hanno creato il leader delle vacanze in Italia, si trova a San Rocco Castagnaretta, frazione di Cuneo, sulla strada per Limone Piemonte. Quartiere residenziale, un intero caseggiato su più piani, che negli anni ’80 ‘ e ’90 si sarebbe allargato agli edifici adiacenti, per accogliere centinaia di dipendenti. Fino al trasferimento a Torino, dopo che gli Isoardi avevano ceduto agli Agnelli, che sarebbero poi usciti di scena. Dal 2012 nella sede di San Rocco non c’è più nessuno, alberi e arbusti hanno invaso anche i viali di accesso e il parcheggio. Ahi ahi ahi.

3. Milano: al posto di Hotelplan e Turisanda, un’agenzia Gattinoni - Una volta i t.o. prendevano casa in centro. Non tanto per accogliere i clienti (il b2c non l’avevano ancora inventato), ma come sede di rappresentanza, per ricevere fornitori e partners. Un bel palazzo, come quello di Hotelplan, in Corso Italia 1 a due passi dal Duomo, faceva la sua impressione, sui capi di Alitalia e Lufthansa. Oggi l’operatore svizzero ha lasciato l’Italia e nei locali su strada - proprio davanti al Radisson, che ha preso il posto del Touring Club Italiano - Gattinoni ha un suo Travel Store. Idem per un’altra sede storica, quella di Turisanda in Via Poerio: nel 2000 la “vecchia” Turisanda cedette a Hotelplan pure i locali, dove poi s’insediò il modaiolo Gold Restaurant di Dolce & Gabbana. Oggi non c’è più neanche quello, come Hotelplan, e su strada si affaccia un Gattinoni Travel Store.

4. Lido di Ostia (Roma Capitale): al posto di Sprintours, un hotel - Andare al mare per parlare di business e magari concludere l’affare al miglior ristorante di pesce del litorale tirrenico era una prerogativa unica: quella di Sprintours. Il titolare romano-tunisino Jalel Hebara aveva preso un bell’edificio sul litorale di Ostia, a due passi dalla spiaggia, e ci aveva piazzato tutto il personale. Il quale, ci scommetto, d’estate dopo il lavoro andava a fare il bagno. La vocazione turistica è rimasta: oggi il Fly Decò Hotel (“nuova struttura in vetro nero e acciaio che da una parte funge da frangisole”, addirittura) vanta la vicinanza all’aeroporto di Fiumicino. Quello dove partivano i charter Sprintours.  

5. Milano: al posto di Viaggi del Ventaglio, un negozio di abbigliamento usato - Viaggi del Ventaglio era nata in Via Lanzone nel 1976, a due passi dalla Cattolica, ma pochi anni dopo Bruno Colombo trasferì la sede in Via de Amicis. Proprio nel tratto reso noto dalla più iconica foto degli “anni di piombo” a Milano, quella del manifestante incappucciato che impugna la pistola e spara ad altezza uomo, contro le forze dell’ordine. Era il 1977, ma nei vent’anni successivi Via de Amicis 43 sarebbe stata identificata, per fortuna, solo come Ventaglio, VentaClub e tutta la galassia dei marchi creati da Colombo padre & figli. Oggi l’edificio è stato ristrutturato e a piano terra c’è un negozio di Humana Vintage, che vende capi di abbigliamento di collezioni passate e di seconda mano. Moda e riciclo, due elementi che sarebbero piaciuti al Ventaglio di una volta.  

6. Pesaro: al posto di Eden, un affittasi - Quando Eden Viaggi era il secondo tour operator italiano, Pesaro entrò nel novero delle città dell’industria turistica al pari di Milano, Torino o Roma. Però il titolare Nardo Filippetti ci vedeva lungo e quindi, pensando al mattone, si tenne l’edificio anche dopo aver venduto l’attività. Oggi la sede di Eden targata Alpitour è sempre a Pesaro, ma altrove. Sulla sua, Filippetti ha messo il cartello “Affittasi”.

7. Roma: al posto del CTS, un bar ristorante - Per la mia generazione, il primo viaggio era un InterRail, e il posto dove comprare l’InterRail era il CTS di Via Genova 16. All’interno di una galleria di fine ‘800, su una traversa di Via Nazionale e a pochi passi da Valtur (!), il Centro Turistico Studentesco era un posto per giovani squattrinati, visto che lo erano anche quelli dall’altra parte del bancone (erano gli anni in cui potevi evitare il militare facendo il servizio civile al CTS, preistoria). Il CTS non c’è più dal 2013 e al suo posto campeggia il bar ristorante sala da te The station by Hespresso. Hespresso con l’hacca davanti. Se avessi usato questi inutili inglesismi, ai tempi del CTS, gli impiegati / obiettori di coscienza ti avrebbero mandato sonoramente, ma affettuosamente, afxxxxxx.

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