Alpitour, Eden e la campagna d’Italia di Barceló

Era iniziata con un annuncio roboante: “Vogliamo competere direttamente con Alpitour”. Poi, la campagna d’Italia di Barceló aveva dovuto rivedere i piani iniziali. E c’è da chiedersi quale potrebbe essere la prossima mossa del colosso spagnolo che aveva confessato apertamente di pensare a un’entrata in grande stile sul mercato italiano.

Il piano iniziale, in realtà, era piuttosto diretto: sfruttare il tour operator di casa del gruppo spagnolo, ovvero Ávoris, per acquistare un operatore italiano di primo piano e dare il via alla conquista della Penisola italiana.

Sulle prime, gli occhi di Barceló si erano puntati su Pesaro e più precisante sulla sede di Eden Travel Group. Dopo poche settimane, però, era arrivata la notizia a sorpresa: Eden aveva chiuso l’accordo con Alpitour, creando un maxipolo del tour operating (e non solo).

Barceló, però, a quanto risulta non si era data pervinta. Nel frattempo, infatti, i fondi Wise e Hirsch avevano messo in chiaro che per loro era arrivato il momento di uscire da Alpitour. Occasione ghiotta per mettere le mani su una parte del nuovo maxipolo. Fonti spagnole avevano parlato di un tentativo di avvicinamento al gruppo torinese da parte del colosso iberico. Ma, allo stesso tempo, era noto l’interesse di Tamburi per la scalata ad Alpitour.

Con la salita di Tip al 70% del tour operator guidato da Gabriele Burgio, sembrerebbe sfumato anche il piano B di Barceló. Ovviamente, non si possono escludere nuovi tentativi da parte degli spagnoli di entrare sul mercato italiano (considerando anche il fatto che sarebbe già stata chiesta la licenza di operatore aereo per l’Italia da parte di Evelop, il vettore del gruppo): ma se il colosso vuole sbarcare nel tour operating italiano ora dovrà tentare una nuova strada, probabilmente completamente diversa da quelle seguite fino ad ora. F. Z.

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