Il commento del direttore
Remo Vangelista
Il turismo spaziale potrebbe essere realtà già dal 2027. Per quell’anno, infatti, è previsto il lancio in orbita di almeno una stazione, grazie agli investimenti dei privati. È il caso di Axiom, che ha in programma di realizzare dall’inizio del 2024 diverse missioni di prova per portare i suoi astronauti sulla Iss, la stazione spaziale internazionale, l’unica al momento in orbita. Gli astronauti, però, viaggeranno in compagnia di passeggeri privati, ognuno dei quali, spiega pambianconew.com, ha pagato un biglietto del costo di varie decine di milioni di dollari.
Questa nuova tipologia di prodotto turistico porta con sé anche operazioni di ‘space marketing’, per portare nello spazio prodotti da lanciare in vendita sulla terra, come ad esempio le tute spaziali. Capolavori di ingegneria, certo, ma anche articoli alla moda. Da qui, come riportato da Il Sole 24 Ore, l’interesse anche di una maison della moda come Prada, che ha già iniziato a disegnare delle tute spaziali.
Sempre in orbita sarà presto testato anche un orologio spaziale realizzato da Garmin, tra le cui funzioni ci saranno quelle di monitorare le condizioni fisiche dell’astronauta e di raccogliere dati preziosi per studiare la reazione del corpo umano ai voli in microgravità.